La relazione dei sette super periti, nominati dal gip del tribunale di Napoli Isabella Iaselli nell’inchiesta sulla tragedia della Solfatara del 12 settembre 2017, ha evidenziato che Massimiliano Carrer, sua moglie Tiziana e il loro figlio di 11 anni, Lorenzo, morirono nello spazio di 6 minuti l’uno dall’altro, sotto gli occhi atterriti del figlio minore di 8 anni, unico superstite. I decessi avvennero tra le 13 e le 13.06 di quel tragico giorno, come indicò nel suo referto necroscopico il medico legale.
Nella perizia si parla di “incremento della concentrazione di monossido di carbonio e del flusso di anidride carbonica nelle viscere della Solfatara e nelle sue fumarole, con quella di Pisciarelli che ha un valore medio di circa 115 gradi”.
Come riporta “Il Mattino”, si tratta di un dato compatibile in via scientifica con la morte di tre persone in appena sei minuti, inghiottite dal friabile terreno del sito vulcanico della Solfatara: tali conclusioni sono anche frutto del confronto con i valori misurati dai vulcanologi e dai geologi dell’Ingv.
Nell’inchiesta sono indagati con l’accusa di disastro colposo sei persone, tra cui il proprietario dell’area vulcanica. La relazione sarà depositata lunedì 29 aprile, mentre la prima udienza del processo è stata fissata per lunedì 20 maggio.
Articolo pubblicato il: 19 Aprile 2019 10:20