lunedì, Dicembre 23, 2024

Striano, sequestrato un impianto produzione dolciumi: inquinava il Sarno

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Striano: Carabinieri del Noe sequestrano impianto di produzione dolciumi, le cui acque reflue industriali venivano scaricate nel fiume Sarno. Denunciato il titolare dell’azienda.

Continua l’azione di controllo dei Carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale per contrastare il fenomeno delle violazioni in materia ambientale presso i principali stabilimenti industriali operanti nella provincia di Napoli. A Striano, nell’ambito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i Carabinieri del N.O.E. di Napoli hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo nei confronti della società IDAV (Industria Dolciaria Alimentare Vesuviana) s.p.a,, azienda specializzata nella produzione di frutta candita e dolciumi in genere.

La misura cautelare è scaturita a seguito di indagini tese a reprimere fenomeni di illeciti sversamenti da parte di imprese operanti nelle aree del Bacino Idrologico del fiume Sarno. Nel corso delle attività ispettive condotte dal N.O.E. di Napoli, a partire dal mese di febbraio 2020, è emerso che l’azienda effettuava lo scarico delle acque reflue industriali, derivanti dal ciclo produttivo e dalla pulizia dei piazzali, nel fiume Sarno, senza una idonea preventiva depurazione ed esercitava l’attività, all’interno di un capannone di ca. 22.000 mq, in assenza delle previste autorizzazioni alle emissioni in atmosfera.

Nel corso delle investigazioni, a seguito dell’analisi delle acque di scarico effettuate dall’ARPA Campania, i militari hanno appurato, inoltre, il superamento di vari parametri di legge relativi a solidi sospesi, alluminio e ferro.

Pertanto, si è proceduto al sequestro dello scarico delle acque reflue e dei camini dell’opificio ed alla denuncia in stato di libertà del titolare dell’azienda. Il valore del sequestro ammonta a circa 400.000 Euro.

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