I tre colpevoli dello stupro di Marechiaro hanno ottenuto la ‘messa alla prova’. Ovvero una liberazione anticipata e la possibilità di un reinserimento assistito dai servizi sociali.
Potrebbero non rivedere piu’ la cella di un carcere i tre minorenni autore dello stupro di Marechiaro, in cui violentarono una 15enne sugli scogli. Come riferisce ‘Il Mattino’, i colpevoli hanno ricevuto l’opportunita’ di una ‘messa alla prova’. Grazie alla quale, attraverso un reinserimento assistito dai servizi sociali hanno potuto godere di una liberta’ anticipata. A stabilirlo e’ stato il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Napoli.
I tre ragazzi, autori dello stupro di Marechiaro, saranno, quindi inseriti in un programma per aspiranti pizzaioli. Grazie al quale dovranno dimostrare di essere pienamente recuperati. Aggiungendo i fatti alle parole rilasciate subito dopo il loro arresto lo scorso mese di ottobre. “Quel giorno provammo a incentivarci a vicenda, all’inizio si trattò di una sfida o di un gioco di pessimo gusto, poi abbiamo perso completamente il controllo della nostra condotta”.
La vittima quindicenne fu violentata nel mese di maggio 2017 sugli scogli di Marechiaro a Posillipo da due 16enni e un 17enne. E dopo aveva trovato il coraggio di raccontare tutto a sua madre che subito aveva fatto denunciare alla figlia la violenza subita. “Io mi sono fidata, sembravano dei bravi ragazzi. E poi, cosa mi poteva accadere a Marechiaro? In due mi hanno spogliata, tolta il costume, e toccata, loro erano nudi e mi hanno circondata”. Il racconto agghiacciante della vicenda fatto dalla ragazza a una sua amica. Fu lei stessa ad identificare i colpevoli su Facebook.