giovedì, Dicembre 19, 2024

Suoni contro muri: terzo appuntamento con Stefano Bollani, Lorenzo Hengeller e Roxy in the box

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Suoni contro muri: “Alla faccia del jazz” è il terzo appuntamento della rassegna del Trianon Viviani in cui la musica incontra l’arte in streaming (ideata da Marisa Laurito, in collaborazione col museo Madre).

Il pianista e compositore Stefano Bollani, il pianista e cantautore Lorenzo Hengeller e l’artista Roxy in the box sono i protagonisti, domani, mercoledì 24 marzo, alle 21, di Alla faccia del jazz, il terzo appuntamento di Suoni contro muri, la nuova rassegna in streaming del Trianon Viviani che vede l’incontro tra la musica e l’arte, ideata da Marisa Laurito, direttore artistico del teatro della Canzone napoletana, in collaborazione col museo Madre.

Come recita il sottotitolo – «6 testimonial per 6 musicisti accompagnati da 6 artisti di arte contemporanea in 6 concerti» –, il teatro pubblico di Forcella ha programmato sei concerti di musicisti partenopei, che interpretano le canzoni partenopee di ieri e di oggi, ognuno dei quali presentato da un noto musicista o scrittore, ai quali si associa il lavoro di un artista selezionato dal museo Madre.Suoni contro muri: terzo appuntamento con Stefano Bollani, Lorenzo Hengeller e Roxy in the box Dietro le note di Lorenzo Hengeller c’è un manifesto di poetica del jazz. Da sempre per antonomasia il jazz, il genere degli irregolari, appartiene a chi lo suona, che, per lo più libero dai lacci degli spartiti, va in cerca di atmosfere e prosegue per improvvisazioni e recuperi. Una ricerca che per il musicista parte dalla propria capacità di stupirsi: «Questo concerto nasce dallo stupore – spiega Hengeller –: mi stupisce sempre la sapienza della “leggerezza” delle note di Gorni Kramer e dei suoi baffi sorridenti. Mi stupisce ancòra la grandezza di Renato Carosone che, in un film, suona un pianoforte con sopra adagiato il servizio buono da caffè!

Mi stupisce ancòra sentire le canzoni jazz di Lelio Luttazzi e del quartetto Cetra piene di swing e mi stupisce oggi sentire dischi di jazz senza nemmeno un po’ di swing! Da tutti ho imparato che il solo modo più attuale di fare jazz è quello di usarlo. Tutti i brani dello spettacolo, inediti e no, sono il risultato di questo stupore, non di impressioni momentanee sorte dal nulla. Insomma, lo stupore vero, quello fatto di memoria, non di novità».

«Lorenzo Hengeller è un giovanotto matto che io conosco da un po’ di anni, da poco dopo il suo primo disco.– afferma in maniera ironica Stefano Bollani nella sua presentazione di questo concerto –. Da allora, da questa passione per l’umorismo – quello sano: quello di Luttazzi, di Carosone – e da questa passione per il jazz e per le musiche vive, divertenti, nasce questo personaggio, Hengeller, con questo nome così tipicamente napoletano, che, come sanno tutti a Napoli, è il nome delle sfogliatelle. Finalmente si è deciso a riconciliarsi con la sua città con la quale aveva litigato: la gente diceva “questi hengeller alla crema non sono buoni!” e lui pensava che dicessero di lui.Suoni contro muri: terzo appuntamento con Stefano Bollani, Lorenzo Hengeller e Roxy in the box Si è riconciliato ora che ha fatto un disco con Elisabetta Serio, un’altra bravissima pianista, dedicato a Napoli. Ma Hengeller rimane sempre questo simpatico mattacchione che conosciamo: questa sfogliatella.

Andiamo a sentire cosa c’è dentro la sfogliatella Hengeller, perché ha molte cose da raccontarci ancòra. Qualcuno dirà “è d’antan!”: e sarà d’antan… ma ascoltatelo, ché vi divertite, perché Lorenzo è fortissimo!».Suoni contro muri: terzo appuntamento con Stefano Bollani, Lorenzo Hengeller e Roxy in the box In contrappunto al concerto il lavoro di Roxy in the box. Con la pittura, il video, l’installazione, la performance, la fotografia, le azioni pulp e la pop art, l’artista partenopea indaga, colpisce, schernisce e smaschera tutto ciò che risiede “fuori dal box”, comunicando attraverso il corpo. Cinema e letteratura sono i suoi punti di ispirazione, internet il suo terzo braccio e la musica il sedativo e l’anfetamina.

Alla faccia del jazz sarà trasmesso in streaming (gratuito) sul sito, teatrotrianon.org, e la pagina Facebook, facebook.com/teatrotrianon, del teatro Trianon Viviani – il teatro della Canzone napoletanae condiviso sui siti di Cultura Campania – ecosistema digitale per la Cultura (cultura.regione.campania.it), InStreaming.eu, nonché i canali social di museo Madre e Scabec. Repliche: venerdì 26, alle 21, e domenica 28 marzo, alle 18. La regia televisiva della rassegna è di Maurizio Palumbo, il coordinamento generale di Giovanni Pinto. Suoni contro muri si avvale del sostegno del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc 2014-2020). Sponsoring di Enel. Patrocinio di Rai Campania. Partner tecnico ProgettoPiano di Alberto Napolitano. Collaborazione di Essenzialmente Laura.

Alla faccia del jazz: ecco i brani in programma

  • Embè (Lorenzo Hengeller);
  • ‘A casciaforte (Alfonso Mangione – Nicola Valente);
  • Lo swing del giornalaio (Roberto Del Gaudio – Lorenzo Hengeller);
  • Che afa fa (Roberto Del Gaudio – Lorenzo Hengeller);
  • Na cosa tosta (Eduardo Scarpetta – Lorenzo Hengeller);
  • L’istinto dell’emigrante (Fosco D’Amelio – Lorenzo Hengeller);
  • medley: ‘O suspiro – ‘O russo e ‘a rossa – Chella là (Renato Carosone);
  • Le tue mani (Roberto Del Gaudio – Lorenzo Hengeller);
  • Guapparia 2000 (Lorenzo Hengeller);
  • Nostalgia per la musica (Lelio Luttazzi – Lorenzo Hengeller).

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