Grandissima soddisfazione per due giovani ingegnere cliniche napoletane, Michela D’Antò (Fondazione G. Pascale) e Federica Caracò (Università degli studi Federico II), le quali hanno ideato un protocollo in grado di dimezzare le radiazioni della Tac: tale scoperta è valsa loro la vittoria della seconda edizione del premio Health technology challenge (il cui obiettivo è quello di promuovere la creazione di nuove tecnologie in grado di ottimizzare i servizi offerti dalla sanità).
D’Antò e Caracò hanno infatti sviluppato un algoritmo capace di ridurre dal 40% al 60% l’esposizione ai raggi, mantenendo alta la qualità delle immagini della Tac. Una scoperta importantissima, visto che si tratta di un protocollo in grado di rendere la Tac meno invasiva per i pazienti, dimezzando le radiazioni emesse: “Tali risultati -hanno spiegato le due ingegnere- dimostrano l’importanza dell’aggiornamento delle tecnologie esistenti per migliorare le prestazioni degli strumenti radiologici nell’ottica di assicurare al paziente prestazioni più accurate e minimizzando i rischi possibili derivanti dall’esposizione a radiazioni ionizzanti”.
Le due ingegnere, premiate in occasione del XIX Congresso dell’Associazione nazionale degli ingegneri clinici (AIIC), tenutosi a Catanzaro da giovedì 16 a sabato 18 maggio, si sono aggiudicate la vittoria battendo altri 161 progetti: un successo che vale quindi ancora di più.
Foto in evidenza: “Ansa”
Articolo pubblicato il: 20 Maggio 2019 11:14