Arrestato a Roma Marcello De Vito, esponente del M5S e presidente del Consiglio comunale capitolino. L’esponente pentastellato avrebbe favorito il progetto dell’imprenditore Luca Parnasi sul nuovo stadio della Roma.
Il provvedimento rientra nelle 4 custodie cautelari eseguite dai Carabinieri nei confronti di un gruppo di persone dedite a condotte corruttive e traffico di influenze illecite per le procedure del nuovo stadio della AS Roma, la costruzione di un albergo all’ex stazione ferroviaria di Trastevere e per la riqualificazione degli ex Mercati generali di Roma Ostiense.
Emessa una misura interdittiva del divieto temporaneo di attività imprenditoriale a due impresari. Perquisizioni dell’Arma in casa di De Vito, in Campidoglio e in Acea (azienda multiservizi attiva nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei settori dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente).
L’arresto di Marcello De Vito (che alle Amministrative del 2016 aveva ottenuto ben 6451 voti) rappresenta un vero e proprio terremoto giudiziario per il M5S. A tal punto che è stato subito espulso dal Movimento, come reso noto su Facebook dal vicepremier Luigi Di Maio:
“Marcello De Vito è fuori dal MoVimento 5 Stelle. Mi assumo io la responsabilità di questa decisione, come capo politico, e l’ho già comunicata ai probiviri. Quanto emerge in queste ore -tuona Di Maio- oltre ad essere grave è vergognoso, moralmente basso e rappresenta un insulto a ognuno di noi, a ogni portavoce del MoVimento nelle istituzioni, ad ogni attivista che si fa il mazzo ogni giorno per questo progetto.
De Vito non lo caccio io, lo caccia la nostra anima, lo cacciano i nostri principi morali, i nostri anticorpi. Ciò che ha sempre distinto il MoVimento dagli altri partiti è la reazione di fronte a casi del genere. De Vito potrà e dovrà infatti difendersi in ogni sede, nelle forme previste dalla legge, ma lo farà lontano dal MoVimento 5 Stelle.
Ringrazio la magistratura e le forze di polizia per il lavoro che hanno svolto e che continueranno a svolgere quotidianamente. Ricordo infine che proprio grazie a un provvedimento del MoVimento 5 Stelle, lo Spazzacorrotti, chi viene condannato per questi reati oggi va dritto in galera!”.
Foto in evidenza: Ansa
Articolo pubblicato il: 20 Marzo 2019 10:33