Tangenziale: la Commissione Mobilità del Comune di Napoli ha fatto il punto sullo stato dei lavori e dei controlli ambientali.
Con i tecnici di Tangenziale di Napoli, la commissione Mobilità, presieduta da Nino Simeone, ha discusso dell’attuale stato dei lavori sul viadotto e delle ricadute di carattere acustico e ambientale connesse alla particolare congestione di traffico che si registra in queste settimane. Sono intervenuti l’assessore all’Ambiente Raffaele Del Giudice e, per l’ufficio Controlli ambientali, le architette Iaccarino e Timperi.
Dopo i precedenti incontri sui lavori in corso sulla Tangenziale di Napoli, ha introdotto il presidente Simeone, la commissione intende fare il punto sulle ricadute, in termini di inquinamento atmosferico e acustico, della congestione di traffico veicolare di questi giorni. E’ importante, secondo il presidente della commissione Ambiente Marco Gaudini, capire cosa si intende fare per alleggerire l’impatto veicolare e monitorarne gli effetti sulla qualità dell’aria in città. Da questo punto di vista, lo stesso Gaudini ha stigmatizzato l’assenza al tavolo dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente della Campania. Sono diversi gli elementi evidenziati dai consiglieri nel corso del dibattito: Fulvio Frezza (Misto) ha ricordato che l’attuale situazione ha aggravato le condizioni di alcuni tratti della tangenziale, ad esempio quello compreso tra la galleria di Capodimonte e corso Malta, nel quale da anni si attende il completamento degli interventi di mitigazione dell’impatto acustico. È necessario capire i tempi tecnici necessari per definire una situazione ormai insostenibile, ha concluso, e avere chiarimenti sull’entità dei lavori in corso e soprattutto rassicurazioni sulla staticità della struttura.
Anche Matteo Brambilla (Mov. 5 Stelle) ha criticato l’assenza al tavolo dell’Arpac, e ha chiesto chiarimenti su diversi punti: il monitoraggio del numero di passaggi giornalieri di veicoli nel tratto interessato dai lavori, e il confronto con la situazione precedente; l’esistenza di centraline per il controllo e il monitoraggio dell’aria e le misure adottate in caso di sforamento; le modalità di esecuzione dei controlli acustici; la possibilità di consultare le schede di manutenzione delle strutture del viadotto, richieste da due anni e mai fornite dalla società.
Rispetto agli ordinari interventi di manutenzione già programmati in materia ambientale, ha chiesto Roberta Giova (La Città), sono previsti interventi tampone per risolvere l’attuale emergenza? E nel tavolo tecnico predisposto all’indomani della chiusura delle corsie della tangenziale, il Comune ha fatto richieste di garanzie a tutela dei cittadini? E’ importante rispondere a queste domande, ha concluso, così come occorre sapere se sono state predisposte misure per consentire la circolazione dei mezzi di emergenza in tangenziale.
Aniello Esposito (Partito Democratico) è intervenuto sul ripristino del pedaggio nonostante le tre corsie non siano state riattivate; Ciro Langella (Agorà) ha chiesto, per fronteggiare le criticità viabilistiche nelle rampe di uscita della tangenziale, di valutare soluzioni simili a quelle adottate all’aeroporto, dove viene destinato dai privati un budget per finanziare il lavoro in regime di straordinario della Polizia Locale.
Sono due le proposte avanzate dal presidente Gaudini come forme di ristoro nei confronti dei cittadini: la realizzazione, da parte di “Tangenziale di Napoli s.p.a”, di piccoli parchi nelle aree verdi cittadine di sua proprietà, e la possibilità di contribuire con i propri mezzi al piano di piantumazione di alberi in città. È un tavolo monco, quello odierno, ha precisato Vincenzo Moretto (Prima Napoli): non si può infatti avere come unica interlocutrice la società “Tangenziale di Napoli”, anche l’amministrazione dovrebbe fornire risposte su ciò che è stato fatto in termini di piani di mobilità, per risolvere le criticità di una città che da settimane è completamente paralizzata.
A queste domande hanno risposto, per la società “Tangenziale di Napoli”, l’ingegner Ernesto Maione, direttore dei lavori, e l’ingegner Emanuele Selano, Responsabile Unico del Procedimento. Maione ha spiegato che il Piano di Risanamento Acustico predisposto dalla società è ora al vaglio del Ministero, e si punta a ottenere l’approvazione entro la fine dell’anno. Se dovessero essere rispettati questi termini partiranno, per i prossimi cinque anni, diversi interventi di mitigazione dell’impatto acustico, basati su indici di priorità che prevedono, tra le altre cose, l’integrazione e l’apposizione di nuove barriere antirumore e 17 interventi omogenei lungo la tangenziale.
Selano, ribadita infine la totale sicurezza del ponte, ha precisato che, per l’attuale situazione di traffico eccezionale, sono in corso monitoraggi acustici e ambientali; si è impegnato a fornire i dati alla commissione; i lavori – necessari per l’adeguamento alla normativa “NTC2018” (Norme Tecniche per la Costruzione) – stanno tuttavia proseguendo celermente, le verifiche e gli interventi tecnici sono a buon punto, e si stanno svolgendo le attività propedeutiche alla riapertura delle terza corsia, che avverrà a giorni, previo via libera del Ministero.
Massima è la disponibilità di Tangenziale, ha concluso, a ridiscutere e/o integrare gli interventi programmati nell’ambito del Piano, e a fornire prossimamente alla commissione le schede tecniche di intervento. Per l’assessore Del Giudice è importante l’avvio di un tavolo tecnico periodico nel quale, documenti alla mano, si potrà ragionare sulla gradualità degli interventi in base a precisi “target-bersaglio”.