Il traffico sulla Tangenziale di Napoli (già normalmente molto intenso) sta subendo negli ultimi giorni ulteriori rallentamenti, alla luce del cantiere che restringe, in entrambi i sensi di marcia, il viadotto Capodichino. Per attività di monitoraggio e ispezione (partite il 18 ottobre e che dovrebbero durare circa 20 giorni), la circolazione è infatti garantita soltanto su due corsie per senso di marcia (e non tre) in entrambe le direzioni.
Sul tema tangenziale, in diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto Attilio Auricchio, direttore generale e capo di Gabinetto del Comune di Napoli, in polemica col presidente della Tangenziale, Paolo Cirino Pomicino: “C’è una convocazione, quest’oggi, doverosa e necessaria. Ieri mattina -attacca Auricchio- ho polemizzato con il Presidente della Tangenziale: quest’ultima chiude per dei motivi che ancora non abbiamo compreso e i cittadini hanno il diritto di conoscerne la ragione. Il Sindaco mi ha incaricato di incontrare il gabinetto del Ministro delle Infrastrutture, cosa che ho fatto ieri nel pomeriggio.
Al centro dell’intervento soprattutto il cattivo stato dei bulloni, visto che, come riporta “Il Mattino”, le infiltrazioni d’acqua hanno causato l’ossidazione, la corrosione e la loro spaccatura: “Se è quello dei bulloni il tema -prosegue il dirigente di Palazzo San Giacomo- si dovrà fare un monitoraggio assolutamente ordinario, programmabile anche in maniera non imminente.
È inoltre polemica sui percorsi alternativi, che secondo Auricchio “sono stati decisi dallo stesso Pomicino, senza nessuna autorizzazione”. Sulla gestione della Tangenziale, Auricchio aggiunge infine che “abbiamo chiesto, tempo fa, al Ministero di fornirci il piano economico-finanziario, per avere contezza dello statuto e della convenzione di Tangenziale. Nel 2001 scadevano i 30 anni della concessione autostradale e fino ad oggi ci son state svariate pagine oscure”.
Articolo pubblicato il: 23 Ottobre 2019 10:10