giovedì, Dicembre 12, 2024

Targhe estere a Napoli, la stretta: sanzioni per veicoli e polizze assicurative non conformi

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

La maggior parte delle targhe estere individuata è legata a veicoli e automobilisti italiani che tentano di sfuggire alle normative “casalinghe” per risparmiare su tasse ed eventuali sanzioni: il bilancio dei controlli.

Sono sempre di più le targhe straniere che vediamo circolare lungo le nostre strade. Alcune appartengono effettivamente a titolari stranieri, magari in Italia per turismo.
La maggior parte, invece, è legata a veicoli e automobilisti italiani che tentano di sfuggire alle normative “casalinghe” per risparmiare su tasse ed eventuali sanzioni.

In termini pratici parliamo di un’idea di impunità, consolidata nella mente di chi vede la targa estera come uno scudo dalle multe o come agevole esenzione dal pagamento dei tributi automobilistici.
E’ quello che emerge da una campagna di controlli dei Carabinieri di Napoli, svolti su impulso del Comando Interregionale “Ogaden”.
Negli ultimi 15 giorni, i militari del Comando Provinciale partenopeo hanno eseguito decine di posti di controllo fissi o dinamici, con il precipuo obbiettivo di “catturare” veicoli con targa estera.
I dati sono allarmanti se interpretati statisticamente (il dato è spalmato su soli 15 giorni, ndr). Confortanti se stimiamo la percentuale di sanzioni, irregolarità e sequestri compiuti per arginare un fenomeno in crescita.

418 i veicoli controllati. 118 le sanzioni al codice della strada, 17 i fermi amministrativi notificati, 19 le auto e i motocicli sottoposti a sequestro. 15 le persone denunciate.
In sostanza, il 28% delle targhe estere è irregolare, più di un quarto del totale.

Ma andando a fondo, cosa spingerebbe un’automobilista ad applicare una targa straniera al proprio veicolo e quali sono i rischi legati alla loro circolazione indiscriminata?

Le targhe estere, in Italia, come anticipavamo, possono essere sfruttate per evitare obblighi fiscali o svicolare dalle norme del Codice della Strada. Ecco alcuni esempi:

•      Evasione del bollo auto e dell’assicurazione: Chi circola con targhe straniere può evitare il pagamento delle tasse automobilistiche italiane, come il bollo auto, e persino risparmiare sull’assicurazione obbligatoria, che in alcuni paesi può avere costi più bassi rispetto all’Italia.
•      Elusione di sanzioni amministrative: Alcuni automobilisti ritengono erroneamente che  usare targhe estere possa evitare sanzioni del Codice della Strada.
•      Elusione delle normative ambientali: Alcune zone a traffico limitato (ZTL) e aree ambientali (come le Zone a Basse Emissioni) sono soggette a restrizioni per veicoli più inquinanti. Con una targa estera, gli automobilisti possono pensare di poter aggirare i controlli e accedere a queste aree senza rispettare i requisiti ambientali.
•      False targhe estere: In alcuni casi, si utilizzano targhe estere contraffatte, magari con numerazioni simili a veicoli legittimi, per occultare veicoli rubati o eludere controlli sulle revisioni obbligatorie o sui requisiti di sicurezza del veicolo.

Questi comportamenti sono illeciti e, se accertati, comportano sanzioni. I dati appena sciorinati ne sono la dimostrazione.

Dal punto di vista assicurativo, inoltre, l’uso illecito di targhe estere può avere ripercussioni rilevanti sotto il punto di vista della sicurezza. Ecco i principali aspetti:

•      Assicurazioni meno costose all’estero: Molti automobilisti cercano di evitare i costi più alti delle assicurazioni italiane scegliendo polizze di paesi con premi più economici. Tuttavia, questa pratica può risultare inadeguata, poiché le coperture straniere spesso non sono sufficienti a rispettare i requisiti di responsabilità civile in Italia. In caso di incidente, i danni potrebbero non essere coperti integralmente, lasciando l’automobilista a rispondere personalmente.
•      Mancata copertura assicurativa: Alcuni automobilisti sfruttano le targhe estere per circolare senza una vera copertura assicurativa, pensando di poter eludere i controlli. In caso di incidente, ciò comporta gravi rischi per le vittime, che potrebbero non essere risarcite o dover aspettare l’iter burocratico per ottenere un risarcimento dal Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada.
•      Utilizzo di assicurazioni temporanee: Un’altra pratica comune è stipulare polizze temporanee in paesi stranieri, per poi farle scadere e continuare a circolare in Italia senza assicurazione valida. Questa è una violazione del Codice della Strada e comporta sanzioni, fermi amministrativi e sequestri.
•      Assicurazioni false: In alcuni casi, vengono utilizzati documenti assicurativi falsi o contraffatti, con il rischio di totale assenza di copertura. È un comportamento che mette a rischio non solo l’automobilista, ma anche tutti gli altri utenti della strada, soprattutto in caso di incidente grave.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli continueranno a svolgere controlli specifici, mirati a verificare la validità e l’autenticità delle coperture assicurative per i veicoli con targa estera. Le sanzioni in caso di assicurazione assente o irregolare possono includere multe significative, il sequestro del veicolo e persino il deferimento all’autorità giudiziaria.

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