Gli uffici dei tributi di corso Arnaldo Lucci sono letteralmente presi d’assalto in questi giorni da cittadini inferociti per il caso della Tari 2014. Il riferimento e’ agli avvisi di accertamento per la tassa sui rifiuti che, come riporta ‘Il Mattino’ in un articolo a firma di Pierluigi Frattasi, i contribuenti si sono visti recapitare a casa. Prima di tutto va spiegato come quell’anno debba essere considerato “discrimine”, a causa del “passaggio dalla vecchia Tares, calcolata sui metri quadrati degli appartamenti, alla nuova imposta, che include oltre alla metratura anche il numero dei componenti del nucleo familiare”.
Per effettuare i pagamenti, i cittadini hanno 60 giorni di tempo dalla ricevuta notifica, attraverso i moduli F24 ricevuti dal Comune. I contributi potranno essere versati anche fino a 24 rate, per quegli importi che supereranno le 300 euro, saldando subito un dodicesimo della cifra complessiva. Se il pagamento dovesse, invece, superare i 10 mila euro, la dilazione potra’ avvenire solo dopo aver presentato una polizza fidejussoria o bancaria. Ovviamente, come si apprende dal quotidiano, chiunque ritenesse di aver ricevuto una notifica dall’importo sbagliato, potra’ segnalarlo agli stessi uffici di corso Lucci o fare ricorso alla Commissione Tributaria. Nell’ordine dei due mesi dalla comunicazione. Questo e’ il LINK ( http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/25269 ) che riporta al sito del Comune di Napoli, dove trovare tutti i dettagli.
Articolo pubblicato il: 14 Marzo 2018 16:24