sabato, Dicembre 28, 2024

Tav, Governo diviso: referendum possibile soluzione?

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Alta velocità: il vicepremier Luigi Di Maio propone di “ridiscutere con i francesi”, mentre Chiamparino apre al referendum in caso di stop.

Ancora molta incertezza all’interno del Governo per quanto riguarda la Tav, di cui il M5S sembra chiedere lo stop, mentre il ministro dell’Interno Matteo Salvini è contrario al blocco dell’opera. In un’intervista rilasciata al “Corriere della sera”, il vicepremier Luigi Di Maio ha sottolineato come la questione dell’Alta Velocità, “presente nel contratto di Governo”, debba essere “ridiscussa con i francesi. Il ministro Toninelli incontrerà il suo omologo francese proprio per ripensare un progetto ideato 30 anni fa”.Tav, Governo diviso: referendum possibile soluzione? La tensione resta comunque alta, tanto che sulla questione Tav scende in campo anche il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, che apre a un referendum in caso di stop: “Se il Governo bloccherà la Torino-Lione, io sono pronto ad andare fino in fondo e convocare un referendum popolare. Sono pronto a farlo -ha detto Chiamparino in un’intervista a “Repubblica”- anche se mi auguro che il Governo non prenda una decisione così folle come quella di bloccare una ferrovia che è strategica sotto tutti i punti di vista: economico, ambientale e culturale. Bloccarla significa isolare il nord-ovest”. Sullo sfondo ci sono i finanziamenti da restituire all’Ue e le penali per contratti già stipulati: l’Italia potrebbe dover pagare due miliardi in caso di rinuncia alla Tav.

No Tav, corteo in Val Clarea: 20 denunce per danneggiamento

Ieri pomeriggio, intanto, c’è stato in Val Clarea un corteo No Tav, arrivato a circa 150 metri dal cantiere di Chiomonte. I partecipanti, oltre un migliaio, hanno abbattuto una recinzione messa lungo il sentiero e si sono fermati al “campo delle bandiere”, davanti al cordone della Polizia. Venti manifestanti sono stati denunciati per danneggiamento e violazione delle misure cautelari. La Questura di Torino ha precisato che il corteo non era autorizzato.

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