Teatro In Fabula presenta “Il Sogno di Morfeo”: martedì 8 giugno (ore 19) debutto al Teatro Civico 14 di Caserta per lo spettacolo scritto e diretto da Antonio Piccolo.
Martedì 8 giugno, alle ore 19, al Teatro Civico 14 di Caserta Teatro in Fabula presenta Il Sogno di Morfeo, scritto e diretto da Antonio Piccolo, che è anche in scena con Mario Autore, Antonia Cerullo, Melissa Di Genova e Luca Di Tommaso.
Lo spettacolo gode del sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. Le scene sono a cura di Luciano Di Rosa e Luca Serafino, i costumi di Federica Del Gaudio e le musiche di Mario Autore. L’aiuto regia è di Marco Di Prima, la sarta è Laura Giansante, le voci registrate di Gianluca Bonagura, Giuseppe Cerrone, Marco Di Prima, Sara Missaglia e il tecnico luci è Filippo Stasi.
Sinossi
All’Eremo dei Sogni il dio Morfeo, sua sorella Notturno e l’assistente Artemidoro di Daldi sono alle solite prese con l’invio dei sogni ai mortali. Una procedura particolare, che mescola la loro fantasia divina con le immagini e le percezioni immagazzinate dagli stessi sognatori in stato di veglia, nella loro vita cognitiva. Ecco il primo problema.
Ormai non si possono creare altro che incubi, e dei più grigi e mediocri, perché l’attuale vita cognitiva degli uomini altro non permette. Il dio Morfeo, asso dell’immaginazione, non ne può più: l’immaginario degli umani si è inaridito a tal punto che i sogni che si creano sono dei più noiosi e terribili.
Anche se una sognatrice che ancora dà soddisfazione c’è: si chiama Alice e non solo fa dei bellissimi sogni, ma è capace di controllarli e divertirsi ad inventare, anche mentre li fa. Il suo ultimo sogno però sta durando più del dovuto, sembra non finire mai…
Dopo una ricerca, Morfeo, Notturno e Artemidoro scoprono la verità: Alice non sta dormendo. Alice è in coma! Si mettono in testa di provare a svegliarla e salvarla. Ma le loro forze da sole non bastano. Si recano a Bubastis, nell’antico Egitto, nell’antro dalla dea Bastet, dea del sonno: una strana creatura, enorme, metà gatta e metà umana, che parla un linguaggio criptico da indovina. È solo la prima tappa del loro viaggio nel tempo, nello spazio e nel sogno…
Note dell’autore
“Il sogno di Morfeo” verte sul tema dei sogni, intesi nel loro senso fisiologico. Sulla stregua di studi psicoanalitici, antropologici e scientifici, ne approfondisce e ne sviscera le caratteristiche, per metterne in luce l’importanza: cosa sono i sogni? Cosa rivelano di noi? È giusto metterli da parte come “assurdità” o piuttosto dovremmo affrontarli, raccontarli, raccontarceli? Non per analizzarli, ma anche solo per metterceli davanti, come specchi, al modo delle tribù o delle antiche comunità di ogni parte del mondo.
“Il sogno di Morfeo” trasfigura tutti gli argomenti di cui sopra attraverso il potere del fantastico, della metafora e della simbologia, come un dramma mitologico moderno. Di “antico” ha la presenza di divinità e spiriti: innanzitutto il personaggio di Morfeo, dio dei sogni, e alcuni suoi alleati o avversari. Di “moderno” ha le strumentazioni fantascientifiche con cui agisce, nonché i personaggi umani che sognano: le loro psicopatologie, i loro problemi, le loro parole.