di Giuseppe Giorgio – Confermando il loro impegno per la salvaguardia di un teatro sinonimo di cultura, qualità e attenzione verso i grandi quesiti della società di oggi, i direttori artistici Cetty Sommella e Nando Paone, hanno annunciato i temi e i titoli della prossima stagione del Teatro “Sala Moliére” di Pozzuoli.
Per il pubblico, in abbonamento, è già pronta una programmazione come al solito ispirata oltre che ai giovani talenti, a un teatro di impegno sociale e di larghe vedute, capace di intrigare e divertire al tempo stesso.
Un lavoro firmato da uno straordinario drammaturgo, portato in scena da due attori dalla grande esperienza come Francesco Maria Cordella, che ne cura anche la regia, e Irma Ciaramella alle prese con una storia capace di raccontare, sulla scia dell’incontro tra un autore famoso e un’attrice, l’eterna contrapposizione tra Bene e Male.
Nell’atto unico, a entrare in ballo è il dogma del Teatro, deriso e banalizzato dall’autore ma che reso sacro dall’attrice, fiorisce nella tensione erotica tra i due protagonisti, quale metafora della continua alternanza tra Verità e Finzione, Morte e Speranza.
A seguire dal 23 novembre sarà il turno di “A Maria” un altro intrigante testo scritto e diretto da Cetty Sommella con M. Buono, M. Capoluongo, M. Biccari, V. Nastri e A. Causa, dove si parlerà del femminicidio prendendo spunto da un famoso atto unico di Eduardo nel quale una donna viene ripetutamente, quanto fintamente, bersagliata dalle pistolettate del marito.
Ancora per la stagione 2019-2020 della Sala Molière ci saranno, “Maleducata 180” di Fierro e Mocciola con l’interpretazione e la regia di Roberto Azzurro dedicato a Bruno Orsini, uomo ombra delle legge 180 ed ancora “La versatile creazione di Dio” scritto e diretto da Cetty Sommella con l’interpretazione di M. Sgamato, V.Nastri, M. Buono, M. Capoluongo e M. Biccari ispirato alla diversità intesa come differenza sociale e umana.
A completare il cartellone “Io so e ho le prove”, scritto, diretto e interpretato da Giovanni Meola partendo dal libro di Vincenzo Imperatore; “Clownference”, un progetto dedicato alla figura del clown, di Checov e Paone con la regia di Nando Paone; “The King”, scritto diretto e interpretato da Marco Montecatino alle prese con un supereroe “in pensione” che vaga raccontando la storia del suo tracollo; “Credevo fosse amore” di Dandini, Moscato e Shakespeare con le musiche di Lino Cannavacciuolo e gli attori S. Barattolo, T.Caruso, A.Martino e L. Palo con la regia di Carlo Guitto e infine, “Ridere e…poi?”, scritto e diretto da Cetty Sommella con gli attori M. Capoluongo, M. Buono e M. Biccari dove l’attenta autrice formula una precisa accusa contro l’improprio utilizzo della parola “teatro”.
Per info e abbonamenti 081.3031395- 3770888569.
Articolo pubblicato il: 2 Ottobre 2019 18:42