di Carlo Farina – Martedì 24 ottobre alle ore 20.30 il Teatro di San Carlo inaugurerà la Stagione di Concerti 2017-18 con un programma dedicato a due capisaldi del Novecento russo, il Concerto in re minore per pianoforte e orchestra op. 30 di Sergej Rachmaninov e Aleksandr Nevskij cantata per mezzosoprano, coro e orchestra op. 78 di Sergej Prokof’ev, sotto l’egida del direttore musicale Juraj Valčuha sul podio di Orchestra e Coro stabili -quest’ultimo preparato da Marco Faelli-, e con due solisti di pregio: il pianista macedone Simon Trpčeski, tra i virtuosi della tastiera che maggiormente si sono affermati negli ultimi anni, e Ketevan Kemoklidze, mezzosoprano di origine georgiana che unisce alle doti vocali una notevole presenza scenica, interprete per il cinema nel ruolo di Adriana Ferrarese/Donna Elvira in Io, Don Giovanni di Carlos Saura. Direttore musicale del San Carlo dall’estate 2016, quest’anno Valčuha dirigerà entrambi gli appuntamenti inaugurali del Lirico di Napoli e sarà presente in stagione sia in campo operistico che sinfonico. Il 9 dicembre, infatti, aprirà il cartellone di Opera e Balletto 2017-18 con Fanciulla del West di Giacomo Puccini, nel nuovo allestimento con regia, scene e costumi di Hugo de Ana. A seguire, sarà a Napoli per Lady Macbeth nel distretto di Mcensk di Dmitrij Šostakovič, Tosca di Giacomo Puccini, Il Castello del principe Barbablù di Béla Bártok e per due concerti con il soprano Maria Agresta e con il violinista Stefan Jackiw. Slovacco, classe 1976, specializzato nel repertorio del XX secolo, Valčuha ha debuttato di recente con la Chicago Symphony e con la Cleveland Orchestra. Il Concerto in re minore per pianoforte e orchestra op. 30 di Sergej Rachmaninov, eseguito per la prima volta a New York nel 1909, sembra anticipare in alcuni momenti certe peculiarità di Prokof’ev e Šostakovič, generazione successiva a quella del grande pianista e compositore. La sua pagina, tra le più celebri della letteratura per pianoforte e orchestra, è un’opera destinata ai grandi virtuosi, in cui si ritrovano momenti di complessa architettura e altri intensamente delicati, cameristici. Del 1939 è invece la cantata Aleksandr Nevskij op. 78 che Prokof’ev trasse dalle musiche scritte per l’omonimo film, di propaganda antinazista, del regista Sergej Ėjzenštejn. La composizione è una descrizione in musica, ricca di vivacità, delle gesta e della vicenda del principe russo. Il coro vi ha un ruolo rilevante con canti traboccanti e di natura popolaresca. Il concerto inaugurale si presenta come ideale preludio del cartellone sancarliano 2017-18, che assieme a titoli di repertorio, riserverà quest’anno uno spazio privilegiato ai compositori europei del XX secolo e ai contemporanei, nel segno dei grandi direttori e dei grandi interpreti, e di allestimenti di grande qualità e suggestione.
Articolo pubblicato il: 21 Ottobre 2017 15:39