Torna in una versione riveduta e corretta mercoledì 6 aprile alle ore 15 ed alle ore 20:30, la 7.a edizione del Festival di Napoli, (che avrebbe dovuto tenersi a dicembre 2021 e che per covid fu rinviata, ed ora di nuovo in scena), che si terrà presso il Teatro Sannazaro di Napoli in Via Chiaia 157, organizzata dall’A.N.I.A. – Associazione Nazionale Italiana Artisti, presieduta dal Maestro Massimo Abbate, figlio del noto cantante napoletano di fama internazionale Mario Abbate, per la valorizzazione della canzone e della cultura napoletana, patrocinato da Regione Campania, Comune di Napoli, Città Metropolitana di Napoli e Comune di S. Antonio Abate.
Il Festival di Napoli ebbe il suo esordio nel 1952 fino al 1971, dove ebbe un battuta d’arresto. Il Maestro Abbate, che ne cura la direzione artistica, con l’ausilio del Maestro Lino Patriota impegnato nella direzione musicale, lo sta riportando agli antichi splendori con la 7.a edizione al Teatro Sannazaro. Il programma di questa edizione si divide in due parti, una con inizio alle 15, la seconda parte alle ore 20:30.
La prima parte è dedicata alla New Generation ed ha inizio alle ore 15:00. La giornalista Magda Mancuso, in compagnia del collega Ennio de Vita, presenteranno i 18 cantanti della New Generation che duetteranno con i cantanti lirici. I 18 cantanti sono il risultato di una selezione di oltre 800 candidature pervenute nei mesi precedenti.
Ci saranno ospiti della tradizione napoletana ed ospiti internazionali, e in sala le modelle, scelte dopo un accurato casting, che rappresenteranno le 9 Muse, indossando abiti realizzati appositamente per il Festival dalla stilista Titti Petrucci con abiti dipinti. Non mancheranno bellissimi momenti con le ospitate di genere:
La Seconda parte avrà inizio alle ore 20:30. Sarà presentata dall’attrice Valeria Altobelli che coinvolgerà Enzo Nicolò, Emanuela Giordano, Lorenza Licenziati e Magda Mancuso. In programma:
Durante il Festival verrà reso omaggio ai cantanti Enrico Caruso (100 anni dalla morte 1921-2021), Sergio Bruni (100 anni dalla nascita 1921-2021) e Mario Abbate (40 anni dalla scomparsa 1981-2021), che hanno reso famosa nel mondo la canzone e la cultura napoletana.
Ma il Festival non è solo dedicato alla musica ed alle sue melodie, perché la musica abbraccia tutti i popoli unendoli e ponendo anche l’unione come unico obiettivo, esportando all’estero la tradizione e la cultura della canzone napoletana. Il Festival di Napoli non è solo una kermesse canora ma così si identifica:
Il Festival vedrà la partecipazione di vari ospiti, tra cui: gli artisti Prof. Vincenzo Ruju ed il Maestro Gino De Vita de Il Salotto Dadaista, che presenteranno nel foyer del Teatro una rassegna di opere d’arte intitolata “Napoli nel mondo e il mondo a Napoli”, la stilista Maria Mauro titolare dell’Accademia Maria Mauro che si pone come obiettivo la preparazione di nuovi protagonisti nel mondo del Fashion, lo stilista Gianni Cirillo napoletano, specializzato in sofisticate creazioni di abiti da gran soirèe, impreziositi da ricami hand made e Gigi Finizio, noto cantante.
La kermesse musicale vedrà anche la presenza di Frà Gerardo D’Auria, Vice Presidente dell’A.F.Ma.L, recentemente insignito del “Premio per la Vita” conferito dalla Fondazione Gran Premio Internazionale di Venezia – Leon d’Oro. Le finalità dell’Associazione sono principalmente in campo socio sanitario, sia in Italia che all’estero, ma anche la formazione è indirizzata in vari settori, per il sostegno e per ridare una speranza lavorativa a chi ha bisogno ed a chi si trova in uno stato di disagio sociale.
Una di queste finalità vede l’A.F.Ma.L. (Associazione Fatebenefratelli Malati Lontani) protagonista a Quarto (vicino a Pianura), un paese della Regione Campania, dove è stato aperto un centro di formazione “Regina Pacis” per i ragazzi provenienti dal carcere minorile di Nisida, dove grazie anche all’opera del Cappellano del carcere, Don Gennaro, i ragazzi sono stati inseriti in corsi di formazione di pasticceria e da pizzaiolo, in modo tale che tornati alla vita libera possano avere un mestiere introducendoli in realtà lavorative ed così toglierli dalla strada e dalle sue innumerevoli tentazioni.
In merito al Festival Fra Gerardo D’Auria ha dichiarato: “Il festival della canzone è un prestigioso evento al quale sono invitato e ne sono molto felice. Le nostre origini devono essere sempre coltivate, e sebbene la vita ci conduca in posti lontani a fare del bene, non dobbiamo mai dimenticare da dove siamo partiti. Aiutare questi giovani che trovano riscatto con la musica è un dovere di tutti, e per questo vi invito a partecipare numerosi“.
Articolo pubblicato il: 24 Marzo 2022 9:53