Sergio Costa: il ministro dell’Ambiente (a Portici per il premio Euro mediterraneo) replica al governatore De Luca e ribadisce l’impegno del Governo per la Terra dei fuochi.
Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha ricevuto questa mattina a Portici il premio Euromediterraneo 2019. Tale riconoscimento (promosso dall’’Accademia Ercolanense, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’ateneo Federico II e l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), viene conferito ogni anno ad una personalità del Mezzogiorno che rappresenti per le nuove generazioni un esempio di impegno morale, etico e di pensiero. In questa occasione, Costa ha ribadito l’impegno del Governo per il recupero della Terra dei fuochi.
Come ricordato dal ministro, la manovra finanziaria ha infatti stanziato per le bonifiche 30 milioni di euro, da cui non ci sarà nessun taglio, rispondendo così alla critica lanciata dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
Nello specifico, quei 30 milioni di euro, come riportato da “Il Mattino”, “erano fondi assegnati per i costi dei fitti dei terreni dell’inceneritore di Acerra, ma quel terreno non è in affitto perché proprietà dello Stato, come la Corte di Cassazione ha definito con una sentenza depositata e ufficiale. Pertanto quei denari erano semplicemente bloccati”. Ecco perché, ha ricostruito Costa, “abbiamo cambiato la norma e li abbiamo reintrodotti per le bonifiche, quindi rientreranno in Campania. Sono stati “switchati” da un capitolo di spesa che non poteva più trovare soddisfazione economica, e sarebbero quindi rimasti nel cassetto per sempre, rimettendoli in circolo per le bonifiche”.
Lo stesso Sergio Costa (il quale si è laureato proprio nel Dipartimento di Agraria nella Reggia di Portici, dove ha ricevuto quest’oggi il premio Euromediterraneo) conosce molto bene i martoriati territori della Terra dei fuochi, setacciati fin dai primi anni 2000 prima da generale della Guardia Forestale, per poi passare alla sezione ambientale dei Carabinieri.