Il report sulla Terra dei fuochi stilato dalla Procura di Napoli Nord e dall’Istituto Superiore di Sanità conferma quella che per anni è stata una ipotesi degli scienziati e un triste sospetto dei cittadini: il collegamento dei tumori con la presenza di siti di rifiuti incontrollati tra le province di Napoli e Caserta.
Il rapporto conclusivo dei lavori svolti è stato presentato alla presenza del procuratore generale presso la Corte d’Appello di Napoli, Luigi Riello, e del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro.
Tra i dati più tristemente significativi, quello per cui “la mortalità e l’incidenza per tumore della mammella è significativamente maggiore tra le donne dei comuni inclusi nella terza e quarta classe dell’indicatore di esposizione a rifiuti (livello di rischio da rifiuti maggiore) rispetto ai comuni della prima classe, meno impattati dai rifiuti”.
La Procura sottolinea “l’urgenza di specifici interventi: bloccare qualsiasi attività illecita e non controllata di smaltimento di rifiuti, bonificare i siti con rifiuti e le aree limitrofe che possono essere state interessate dai contaminanti rilasciati da questi siti; incentivare un ciclo virtuoso della gestione dei rifiuti, attualmente già attivo in alcune aree della Regione Campania; attivare un piano di sorveglianza epidemiologica permanente delle popolazioni; implementare interventi di sanità pubblica in termini di prevenzione-diagnosi-terapia ed assistenza”.
“Chiedete scusa. Voi che ci avete definiti allarmisti, voi che sapevate e avete taciuto. Voi medici negazionisti. Maledetti tutti quelli che si sono girati dall’altra parte.
Maledetti politici corrotti, camorristi, imprenditori camorristi, colletti bianchi camorristi. Noi che l’abbiamo raccontata la Terra dei fuochi lo abbiamo sempre saputo. I rifiuti smaltiti illegalmente, interrati o bruciati in superficie, uccidevano donne e bambini, uomini e vecchi.
Per anni hanno svolto indagini d’accordo con l’Istituto superiore di sanità e oggi la procura della Repubblica di Napoli Nord ci dice che è dimostrato il legame tra la presenza di siti di rifiuti incontrollati sul territorio dei comuni delle province di Napoli e Caserta, nella cosiddetta Terra dei Fuochi, e l’insorgenza di tumori, leucemie e asma.
Adesso aspettiamo i fatti. Bisogna affrontare l’emergenza ambientale che è anche emergenza sanitaria. E lo diciamo ora che siamo in piena pandemia da COVID-19: Fate presto!”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.
Articolo pubblicato il: 11 Febbraio 2021 10:44