di Maria Sordino – Sono trascorsi 19 giorni dal violento terremoto che ha colpito il Centro Italia nella notte del 24 agosto e l’onda mediatica delle informazioni sugli aiuti ai terremotati ha esaurito la sua spinta.
Come già pubblicato su 2ANews.it il 2 set, 2016, il Consorzio Parmigiano Reggiano, insieme ad altre realtà del mondo del Food, ha promosso una serie di iniziative a sostegno delle aree colpite dall’emergenza.
Queste le parole di Stefano Berni, direttore del Consorzio: “I titolari delle nostre aziende danneggiate 4 anni fa dal sisma dell’Emilia e della Lombardia, ben sapendo cosa significhi vivere un’esperienza simile, hanno messo a disposizione tutto il Grana Padano che servirà alle esigenze alimentari delle popolazioni terremotate”.
L’impegno sarà prorogato, quindi, fino a fine anno: un euro devoluto, per ogni chilo di parmigiano venduto e forniture di parmigiano da destinare alle popolazioni colpite.
Eppure se 295 sono state le vittime e oltre 8300 le volte che la terra ha continuato a tremare da quella fatidica notte, sono invece migliaia le persone in vita che con la difficile vita, che per loro si prospetta, devono riprendere a fare i conti.
E si, perché se da un lato l’inverno sarà alle porte in un tempo estremamente breve rispetto alla macchina organizzativa della ricostruzione, ci sono dall’altro i bambini che devono frequentare la scuola, i malati da curare negli ospedali e tante, ma tante persone che hanno perso il lavoro e che desiderano rientrare nelle proprie case.
Ebbene, quando tutto questo accade, mentre ognuno di noi, avendo ormai archiviato la memoria di quei fatti, continua a vivere la propria quotidianità, è bello sapere che c’è chi prosegue nel silenzio la propria opera di solidarietà.
Articolo pubblicato il: 13 Settembre 2016 17:21