Altri quattro ragazzi sono stati estratti durante le operazioni di soccorso: sono quindi il quinto, il sesto, il settimo e l’ottavo, contando i quattro portati in salvo ieri. Altri quattro ragazzi, più l’allenatore della loro squadra di calcio giovanile, sono ancora intrappolati nella grotta, dove si trovano dallo scorso 23 giugno. Le operazioni di soccorso sono sospese fino a domani: le autorità non lo hanno confermato, ma visto che finora le operazioni sono andate molto bene è anche possibile che verranno portati fuori tutti e cinque domani. Tutti i ragazzi estratti finora sono in ospedale, e stanno bene.
Buone notizie per i 12 ragazzi rimasti intrappolati a causa delle piogge nella grotta Tham Luang in Thailandia assieme al loro allenatore. Dopo più di due settimane, i primi 4 ragazzi sono stati liberati e, soprattutto, sono in buone condizioni di salute (uno dei 4 è in codice rosso, ma non in pericolo di vita).
“Siamo andati molto più rapidamente di quanto pensavamo”, riassume in una conferenza stampa il governatore di Chiang Rai, Narongsak Osanakorn. Ai ragazzi era stato insegnato come muoversi sott’acqua, nessuno aveva esperienza di immersioni: le pompe hanno aumentato il tragitto all’asciutto, ma vi è una parte del percorso in cui bisogna immergersi. Il compito di scegliere con chi cominciare viene assegnato a un medico australiano: Richard Harris, tra i più preparati a livello mondiale come sub, che ha indicato, in base alle condizioni di salute, chi dovesse essere portato fuori per primo.
Si è trattato di una missione “tra le più difficili mai tentate nella storia”, con un piano molto dettagliato, la cui efficacia però poteva essere testata solo nell’applicazione pratica. Secondo alcune fonti i ragazzi erano stati anche sedati per evitare il panico, ma erano comunque in grado di comunicare con i sub che li accompagnavano, legati a una fune.
I sommozzatori portavano una bombola di ossigeno per ogni ragazzo, ma la prima difficoltà c’è all’inizio del viaggio: dalla piccola spiaggia nella grotta c’è un primo cunicolo in discesa e completamente allagato, in cui bisognava nuotare. Poi, si risale, verso un passaggio molto stretto in cui la corporatura esile dei ragazzi ha aiutato. L’ultima parte verso la base è all’asciutto.
La pioggia monsonica non accenna a fermarsi. Ci sono due o tre giorni ancora in cui si può tornare nelle grotte di Tham Luang, poi le pompe che lavorano a pieno regime non riusciranno ad abbassare il livello dell’acqua. Per questo la squadra di sub che ieri ha salvato i primi quattro ragazzi, vuole riportare fuori gli altri già oggi.
Articolo pubblicato il: 9 Luglio 2018 17:00