Netflix rilascia i poster della quinta stagione di The Crown e rivela i suoi piani per la sesta stagione e la morte della principessa Diana
Con l’arrivo della quinta stagione di The Crown prevista per il 9 novembre, Netflix ha rilasciato in queste ore i poster ufficiali annunciando anche l’arrivo del primo trailer previsto per questo giovedì.
Nei nuovi episodi di una delle stagioni più attese, Imelda Staunton indosserà i panni della regina Elisabetta II. Jonathan Pryce sarà il principe Filippo, mentre Dominic West presterà il suo volto al figlio maggiore Carlo ed Elizabeth Debicki sarà Lady Diana.
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La quinta stagione di The Crown andrà ad approfondire la frattura coniugale tra Carlo e Diana, che porterà alla loro separazione nel 1992. Il controllo dei media peserà molto sulla principessa Diana in questa stagione (The Crown 5, Netflix rilascia le prime immagini ufficiali di Carlo e Diana). Questa la sinossi ufficiale rilasciata: “Con il nuovo decennio nel suo passo, la famiglia reale si trova forse di fronte alla sfida più grande fino ad oggi, poiché il pubblico mette apertamente in discussione il proprio ruolo nella Gran Bretagna degli anni ’90”.
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La tragica morte di Lady Diana
Intanto, proprio nelle ultime ore, Netflix ha confermato che la sesta stagione di The Crown non mostrerà il fatale incidente d’auto. La notizia è stata pubblicata dal The Sun.
All’interno della serie, Elizabeth Debicki indossa i panni della Principessa Diana e Khalid Abdalla quelli di Dodi Al-Fayed. I due sono morti in un tragico incidente d’auto a Parigi nel 1997. Gli eventi e le conseguenze saranno catturati nella sesta stagione della serie Netflix. Secondo infatti quanto riportato, gli episodi si concentreranno sugli eventi che hanno preceduto l’incidente e le conseguenze della tragedia.
Una fonte interna alla produzione ha infatti dichiarato: “È una rincorsa. L’auto che lascia il Ritz dopo mezzanotte con i paparazzi all’inseguimento e poi le conseguenze con l’ambasciatore britannico in Francia che entra in azione con il Foreign Office e poi le successive conseguenze costituzionali”.