Chiara Appendino: “Agito nell’interesse dei cittadini. Piena fiducia nella magistratura”.
di Luigi Maria Mormone – La sindaca di Torino Chiara Appendino è indagata dalla Procura di Torino per falso in relazione al bilancio 2016, nell’ambito dell’inchiesta sull’area ex Westinghouse. Al centro dell’inchiesta, un debito di 5 milioni di euro verso la società Ream (Real Estate Asset Management) scomparso dal bilancio dell’anno scorso. L’indagine era stata aperta a luglio dopo un esposto dei capigruppo di opposizione Alberto Morano (lista Morano) e Stefano Lo Russo (Pd). L’operazione sarebbe stata fatta all’insaputa dei revisori dei conti, i quali, a luglio, a loro volta hanno inoltrato una segnalazione in procura. L’inchiesta riguarda anche il capo di gabinetto, Paolo Giordana, e l’assessore al bilancio, Sergio Rolando. La sindaca, lasciando dopo oltre tre ore di interrogatorio il Palazzo di Giustizia, ha dichiarato di aver agito nell’interesse della città: “Ho esposto i fatti alla luce di come abbiamo lavorato al bilancio –ha detto Chiara Appendino-. Non entro nel merito di cosa ci siamo detti, perché c’è una indagine in corso. Abbiamo agito nell’interesse dei torinesi e ho piena fiducia nella magistratura“.