Un giudice di pace ai domiciliari e due in carcere nell’ambito di una operazione della Guardia di Finanza che questa mattina a Torre Annunziata ha messo le manette ai polsi di più di venti persone.
Un giudice di pace agli arresti domiciliari e due in carcere. E’ questo il dato che è stato sviluppato dalla Procura di Roma in relazione alle più di 20 persone finite in manette questa mattina a Torre Annunziata, nel napoletano, nell’ambito di un’operazione della Guardia di Finanza sulla ‘cricca’ dei falsi incidenti stradali. E’ un grande raggiro ai danni delle società di assicurazioni. In casa di un indagato e di una sua collaboratrice sono stati trovati migliaia di euro in contanti.
Le accuse vanno dalla corruzione alla corruzione in atti giudiziari, al favoreggiamento. Gli accertamenti sono stati condotti dalle Fiamme gialle su input dell’aggiunto Paolo Ielo e del Maria Golfieri. “E’ un caso di malaffare diffuso – si spiega – In 45 giorni d’osservazione sono stati riscontrati 37 reati. Oltre ai 3 giudici sono stati arrestati una ventina di avvocati e diversi consulenti. Sono indagati tra gli altri anche due appartenenti alle forze dell’ordine che avrebbero rivelato l’esistenza dell’inchiesta”.
Perizie pilotate verso consulenti che pagavano per ricevere gli incarichi
Sentenze aggiustate, responsabilità limate, perizie compiacenti. C’era di tutto. Nell’ordinanza del giudice Costantino De Robbio sono molte le conversazioni che ricostruiscono rapporti che compromettono, che offendono la funzione. Sotto la lente degli investigatori anche l’assegnazione di una serie di perizie pilotate verso consulenti che pagavano per ricevere gli incarichi. Gli uomini della Gdf stanno ancora cercando un ultimo indagato. “Le misure cautelari decise dal gip sono 23, ma non è stato possibile eseguirle tutte”.