Torre Annunziata non ha mai dimenticato Giancarlo Siani, il compianto cronista de “Il Mattino” ucciso la sera del 23 settembre 1985, proprio mentre tornava a casa dalla redazione con la sua Mehari verde. Il Comune oplontino ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria a quel giornalista che forse più di tutti ha scosso le coscienze sul tema della Camorra, che lo volle morto proprio a causa degli articoli in cui raccontava le faide della malavita nella città vesuviana.
L’ufficialità è arrivata con una cerimonia di conferimento pubblica, tenutasi stamattina nella sala consiliare del Comune di Torre Annunziata, alla presenza, tra gli altri, del prefetto Carmela Pagano, del direttore dell’Agenzia dei beni confiscati Bruno Frattasi, e dell’assessore regionale all’istruzione Lucia Fortini. In aula è stato anche letto un messaggio inviato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Soddisfatto anche il sindaco Vincenzo Ascione, che assieme al presidente del consiglio comunale Rocco Manzo, ha parlato di un Giancarlo Siani che “ha raccontato quotidianamente Torre Annunziata e la difficile realtà del territorio, dando alle sue cronache una visione di fiducia e speranza riposta in chi da sempre ama questa terra, battendosi per la sua rinascita culturale, economica, polita e sociale. A distanza di anni, il seme di speranza piantato con il sacrificio di Giancarlo, ha reso Torre Annunziata una città diversa.
Il conferimento della cittadinanza onoraria a Giancarlo Siani rappresenta -conclude la nota- un atto concreto della volontà di perseguire con fermezza il cambiamento di Torre Annunziata verso il riscatto sempre sperato e auspicato da Giancarlo“.
Articolo pubblicato il: 13 Dicembre 2019 12:00