venerdì, Novembre 29, 2024

Torre del Greco, caso di bullismo: un bimbo di 7 anni lascia la scuola

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Bullismo a Torre del Greco: il bambino (picchiato nei bagni di un istituto comprensivo) è stato trasferito in un’altra scuola, mentre i genitori denunciano l’accaduto alla Polizia.

Il sito di “Metropolis” riporta un caso di bullismo ai danni di un bambino di 7 anni all’interno di un istituto comprensivo a Torre del Greco. L’episodio risalirebbe a metà gennaio, quando il piccolo sarebbe stato colpito con pugni e calci all’interno dei bagni durante le pause dalle lezioni.

Il ragazzino ha cominciato a manifestare insolite paure al momento del suono della campanella, accampando improvvisi malesseri per disertare i banchi di scuola. Un’assoluta novità immediatamente notata dalla madre, abituata (visto l’impiego di accompagnatrice sugli scuolabus) a osservare i piccoli alunni.

I dubbi si trasformano in certezze mercoledì 16 gennaio, quando suo figlio rientra a casa con un’evidente ferita alla testa. Dopo un lungo “interrogatorio”, il bambino ha ammesso di essere stato picchiato da un gruppo di studenti delle classi superiori nei bagni della scuola. Come se non bastasse, il pestaggio è proseguito anche il giorno dopo, con nuovi segni di violenza sul volto del ragazzino.

A questo punto, la famiglia del bambino presenta un esposto ufficiale alla dirigente scolastica, ma le violenze vanno purtroppo avanti, tanto che il bimbo è costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Agostino Maresca, dove vengono refertate ferite e contusioni giudicate guaribili in pochi giorni.Torre del Greco, caso di bullismo: un bimbo di 7 anni lascia la scuola Di fronte a tale scenario, la madre della vittima ha dunque portato via il figlio da quella scuola e denunciato tutto agli agenti del locale commissariato di Polizia: “Mio figlio è stato costretto a cambiare scuola – ha dichiarato la donna – ma la vicenda non può finire qui. Voglio la giusta punizione per i responsabili dei mancati controlli affinché non ci siano ulteriori vittime dei baby-bulli”.

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