Le poesie del grande Totò tradotte in lingua inglese e trasformate in illustrazioni avrebbero dovuto vedere la luce in una mostra-evento al Museo Archeologico di Napoli il 15 aprile (a 53 anni dalla sua morte).
Per l’emergenza Coronavirus tutto è rimandato in data da destinarsi ma è una storia che bisogna raccontare perchè accresce il senso di appartenenza alla comunità, perchè vede la collaborazione tra il mondo della scuola, l’impresa e un grande museo, il MANN, diventato la casa di tutti i napoletani.
Le ragazze e i ragazzi del Liceo Scientifico Linguistico Cuoco Campanella di Napoli hanno avviato il progetto Totò il Principe Poeta lo scorso autunno con la nipote di Antonio de Curtis, Elena Anticoli de Curtis, che dalla pubblicazione del libro Antonio de Curtis – IL PRINCIPE POETA, Colonnese Editore, gira l’Italia per far conoscere l’uomo Antonio oltre la maschera Totò.
Il contenuto-poesia è stato trasformato in illustrazioni realizzate con tecnica a carboncino su tavola digitale, dalla disegnatrice Micaela Distinto, anche lei under 20!
Una storia tutta da raccontare in un periodo in cui la cultura non si ferma e continua a vivere grazie alle molteplici proposte virtuali presenti in rete. Una storia che, come è accaduto per il libro, parte da Napoli e avrà un respiro nazionale e internazionale. Nell’attesa, “restiamo a casa!”, conclude Francesca Mazzei.
Articolo pubblicato il: 15 Aprile 2020 19:03