Il Comando provinciale della Guardia di finanza di Caserta, solamente nei primi cinque mesi del 2019, sulla base degli esiti dei preliminari accertamenti ispettivi dell’Inps e quindi su delega delle competenti Procure, ha concluso mirati approfondimenti investigativi su 14 società che sulla carta risultavano aver assunto circa 400 lavoratori per poi, in breve tempo, licenziarli tutti, creando così il presupposto normativo per permettere loro di ottenere l’indennità mensile di disoccupazione.
Gli ulteriori riscontri di polizia giudiziaria hanno permesso di accertare, in tutti i casi esaminati, la fittizietà dell’impresa e dei rapporti di lavoro, sedi operative inesistenti, assenza di contabilità e insussistenza delle attività dichiarate. Tali società che risultavano datori di lavoro erano in realtà create al solo scopo di assumere (solo sulla carta, senza pagare alcuna contribuzione) una serie, spesso numerosa, di lavoratori che poi venivano formalmente licenziati.
E a questi dati vanno poi aggiunte le richieste di indennità non dovute, già inoltrate all’Ente previdenziale e non concesse solo grazie all’attività ispettiva svolta dallo stesso ente previdenziale e alle successive conferme giudiziarie, nonché, spesso, ulteriori connesse condotte delittuose a sfondo economico finanziario come la frode fiscale e il falso in bilancio.
Già nel 2018, l’indagine Muro di carta condotta dalle Fiamme Gialle di Aversa portò all’arresto di 7 soggetti, tra cui 2 consulenti del lavoro, accusati di essersi associati per frodare all’INPS milioni di euro con la costituzione di società non operative che risultavano aver fittiziamente assunto oltre 700 lavoratori destinatari poi di indennità varie per oltre 4 milioni di euro.
Articolo pubblicato il: 31 Maggio 2019 16:50