Blitz contro le truffe all’Inps. I militari della Guardia di Finanza di Benevento hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip di Benevento, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura sannita, con la quale è stata disposta l’applicazione di 10 misure cautelari (5 arresti domiciliari e 5 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria) nei confronti di altrettanti indagati per associazione per delinquere, truffa aggravata i danni dello Stato, reati tributari, riciclaggio e autoriciclaggio.
Le indagini hanno rivelato che le summenzionate attività commerciali, grazie a una inesistente emissione di fatture e ricevute commerciali fittizie, assumevano lavoratori che dopo qualche mese venivano licenziati.
Questi lavoratori, poi, presentavano domanda di disoccupazione all’Istituto nazionale di previdenza sociale: una volta riconosciuta la disoccupazione e incassato l’indennizzo, la cifra finiva nelle tasche degli indagati. I finanzieri hanno passato al setaccio 300 contratti di assunzione, migliaia di settimane lavorative registrate fittiziamente: sarebbero 17 le attività commerciali coinvolte. Si stima un danno all’Erario in 15 milioni di euro, mentre è di 3,7 milioni di euro l’ammontare dei beni sequestrati, equivalente delle tasse evase.
A spiegare i dettagli dell’operazione, in conferenza stampa, è stato Aldo Policastro, procuratore capo di Benevento: “Erogazioni pubbliche continuano ad essere oggetto di rapina da parte di pochi a discapito di tutti -riporta “Ottopagine”- La rapina del denaro pubblico continua in modo massiccio e questo è grave, è un danno per tutta la società, per tutti i cittadini italiani che vedono svanire misure e aiuti destinati a chi ne ha bisogno e che invece vanno ad ingrassare professionisti scaltri”.
Articolo pubblicato il: 16 Gennaio 2020 17:32