ANDRIA – “La situazione del turismo in Puglia è gravissima e ci sono purtroppo notevoli possibilità che diventi ancora più drammatica. Da fine febbraio, momento di conclamazione dell’emergenza sanitaria, sono piovute soltanto disdette, mentre nessuna prenotazione si profila all’orizzonte, facendo temere che le nostre strutture della ricettività e della ristorazione, dopo aver saltato le stagioni primavera ed estate 2020, debbano attendersi un autunno ancora senza introiti, molte incognite e nessuna certezza.
Non è sostenibile. Per questo, chiediamo – in attesa di provvedimenti più corposi da parte dello Stato – che venga indicato alle strutture un protocollo sulle misure da seguire per poter riaprire quanto prima, pur nel massimo rispetto delle regole”.
Lo rendono noto Mariangela Leonetti (responsabile di Confimpresa Italia per la provincia di Barletta-Andria-Trani), Vincenzo Di Tondo (responsabile del gruppo Turismo e Viaggio), e Enrica D’Auria (responsabile Impresa del Turismo Balneare Confimpresa Italia Bat, che hanno scritto al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e alle istituzioni locali.
“Bisogna agire su due leve: una economica e una logistica. Nello specifico, chiediamo per le strutture turistiche: la cancellazione per il 2020 dell’IUC (IMU sugli immobili strumentali + TARI + TASI); la cancellazione per il 2020 della TOSAP; la sospensione per il 2020 dell’imposta comunale sulla pubblicità; l’ampliamento della porzione di suolo pubblico a disposizione dei pubblici esercizi; la riduzione delle tariffe per il parcheggio nel centro della città; l’abolizione dell’imposta di soggiorno per il 2020; la destinazione dei futuri gettiti della tassa di soggiorno (a partire dal 2021), esclusivamente ad azioni legate al turismo (promozione, servizi, segnaletica, ecc.), da concordare con le Associazioni di categoria più rappresentative, come previsto dalla legge; la riduzione delle tariffe dei biglietti di ingresso a musei ed altre attrazioni di competenza comunale per i turisti che soggiornano in una struttura ricettiva della BAT”.
“A livello logistico – si legge ancora – riteniamo importante vengano applicate altre regole: la possibilità di fare filtro all’ingresso degli stabilimenti; l’istituzione di un registro delle presenze standardizzato dal quale sia possibile risalire a ritroso eventuali catene di contagio; far predisporre, ovunque sia possibile, la separazione dei flussi in ingresso e in uscita dei clienti; operare un distanziamento degli ombrelloni in spiaggia che sia “creativo”; implementare i sistemi di prenotazione obbligatoria e privilegiare forme di pagamento a distanza e/o anticipate. Sarebbe di grande aiuto se la Regione e la Provincia si facessero promotori di una piattaforma online gratuita regionale, con funzionalità base, sia per la prenotazione ombrelloni sia per ordini e prepagamento del settore ristorazione, sia food che beverage”.
“Ultima cosa, ma non meno importante delle altre, riteniamo essenziale che i protocolli che usciranno dal lavoro della Commissione prevedano anche materiali documentali da scaricare dai siti di Regione, Provincia, Comuni, uniformi, chiari, e valevoli come schede di autocontrollo”.
Articolo pubblicato il: 15 Maggio 2020 0:37