Turismo Musicale, bilancio positivo che ogni anno vede circa 5 milioni di italiani viaggiare per scoprire luoghi e città grazie alla musica. In conferenza stampa sono stati già annunciati i primi 8 concerti con una sorpresa per almeno altri 2 live. Garantire i trasporti straordinari per le date degli eventi.
A Palazzo Cavalcanti è stato illustrato il lavoro svolto in un anno di Turismo Musicale, ideato e prodotto da Butik, impresa sociale specializzata in Turismo Musicale, realizzato nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica” in collaborazione e con il sostegno dell’Assessorato al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli e il coordinamento dell’Ufficio Musica del Servizio Cultura del Comune. Da giugno a ottobre 2023, Turismo Musicale a Napoli ha proposto un calendario di incontri dedicati agli addetti ai lavori e di appuntamenti per cittadini e turisti, sostenuti anche dal Ministero della Cultura tramite il Fondo Unico dello Spettacolo tra i Progetti Speciali 2023 – Sezione Musica. Da novembre 2023 a oggi, la Rete dei Comuni musicali in Italia ha continuato a lavorare per la creazione dei percorsi turistici. A presentare i risultati di questo grande lavoro e il futuro del Turismo Musicale, l’assessora al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato, il delegato del Sindaco di Napoli per l’industria della musica e dell’audiovisivo Ferdinando Tozzi e Alessandra Di Caro, co-founder e marketing manager Butik.
«Il turismo musicale è cresciuto negli ultimi due anni, nella cornice di “Napoli Città della Musica”, e grazie al lavoro di programmazione nel lungo periodo. Il progetto Turismo Musicale, opportunità di incontro e dibattito tra operatori del settore, ha sicuramente fornito grande slancio al comparto – afferma il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, in una nota –. Gli appuntamenti e i concerti dedicati a cittadini e turisti hanno completato una ricca programmazione con un indotto molto positivo in termini economici e d’immagine. Il successo di Napoli Città della Musica Live Festival conferma il lavoro di messa a sistema e valorizzazione della creatività musicale e il ruolo che Napoli può ricoprire in futuro. La programmazione di Napoli Città della Musica, infatti, oltre a considerare la varietà e l’enorme patrimonio dell’industria musicale locale, esplora i generi e, di conseguenza, si rivolge a tutte le generazioni. Il Palazzetto che, tra un paio d’anni, costituirà una nuova location per concerti completa il proposito di individuare nuovi luoghi da destinare alla musica e di valorizzare quelli esistenti, come Piazza del Plebiscito e lo stadio Diego Armando Maradona, palcoscenici del successo della rassegna estiva».
«Con Ferdinando Tozzi da quando siamo stati nominati assessore e delegato della musica abbiamo ideato, progettato e realizzato progetti importanti come il Turismo Musicale, grazie a Butik con cui siamo entrati in una rete di Comuni Musicali. I grandi concerti che abbiamo organizzato a Napoli in questa stagione, soprattutto a giugno, mese della musica, hanno portato tantissimi turisti nella nostra città – dichiara Teresa Armato –. Il 35% del pubblico di alcuni dei grandi concerti proviene da fuori Napoli. Un risultato eclatante su cui sarà effettuato un attento studio per capire quante sono le notti di permanenza in città. Il comparto del turismo musicale è in crescita ed è un segmento a cui noi vogliamo dedicare ancora tanto spazio. Napoli è stata in questo giugno dei grandi concerti davvero protagonista. Napoli è città della musica perché ha grande tradizione ma anche tanta contemporaneità e creatività in tutti i generi e per tutte le generazioni. Non solo abbiamo posizionato la città ma vogliamo continuare a crescere in questo segmento, sicuri che il turismo musicale può essere una grande attrazione soprattutto per i giovani».
«La musica attrae e, se messa a sistema, crea inevitabilmente occasioni di sviluppo e sinergie di cui beneficia un intero territorio, in termini di occupazione agli addetti ai lavori, in termini turistici con un grande numero di persone che raggiungono la città per assistere a un grande concerto e in termini di economia immediata per le attività commerciali ma anche per le attrazioni culturali della città – dichiara Ferdinando Tozzi–. Attraverso la musica si trasmette l’immagine della città a un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo. Con Butik abbiamo raggiunto un obiettivo importante: creare la prima Rete di Comuni Musicali Italiani che tracceranno insieme i percorsi musicali turistici, disponibili entro fine anno su un portale liberamente fruibile da cittadini e turisti. E ora con Napoli Città della Musica Live Festival di giugno abbiamo ottenuto risultati straordinari. Grandi concerti e grandi numeri (ancora parziali), destinati indubbiamente a crescere nel 2025. E Napoli deve prepararsi a questo grande indotto. Il Sindaco Manfredi organizzerà un tavolo con Questura, Prefettura e Sovrintendenza per migliorare i servizi».
L’incontro con la stampa è stato anche l’occasione per fare un primo iniziale focus, con il presidente di Assoconcerti Bruno Sconocchia e il consigliere di Assomusica Giuseppe Gomez Paloma su Napoli Città della Musica Live Festival: i concerti allo Stadio Maradona e i concerti e le rassegne in Piazza Plebiscito hanno generato grandi numeri in termini di spettatori (non solo napoletani e campani) e di ricaduta economica sul territorio; e per raccontare il posizionamento che Napoli ha conquistato nel panorama della musica live.
«Insieme a Lucio Dalla, che ha considerato Napoli la sua seconda città natia, ho avuto l’occasione di vedere e visitare la città tantissime volte e in diversi momenti dell’anno. Napoli è una delle città che ha significato moltissimo per la cultura musicale italiana e quindi internazionali. È una delle patrie musicali, da Pergolesi, prima ancora Scarlatti e poi Pino Daniele, che è stato veramente uni dei pilastri della nuova musica italiana. Napoli sta rivivendo una primavera bellissima. Ne cito uno su tutti, Geolier, un fenomeno, che sta riempendo gli stadi di tutta Italia – dichiara Bruno Sconocchia –. Uno dei fini di Assoconcerti, ma anche di Assomusica, è quello di promuovere la musica popolare contemporanea. Negli ultimi anni, Napoli, era un po’ sparita dallo scenario nazionale dei grandi eventi e ora è la terza, a volte anche la seconda, città italiana dei live. Gli ultimi dati aggiornati che abbiamo sono del 2022 e raccontano di un mondo dello spettacolo che ha generato un incasso di 1.200.000.000 euro al botteghino, di cui quasi 674.000.000 sono generati dagli spettacoli dal vivo pop, rock e leggera. Questo dato diventa ancora più interessante se rapportato al 2019 (periodo precovid) che registra un fatturato del nostro settore di 386.000.000 con 11.000.000 di presenze ai live che diventano 22.000.000 nel 2022. I numeri del 2023 sono parziali e saranno pronti a settembre, grazie a un lavoro in collaborazione con l’Università di Pisa, con la cattedra di statistica e il professore Nicola Salvati che sta raccogliendo i dati dai portali di vendita biglietti, ma già si intuisce che cresceranno ancora, con grande ricaduta economica sul territorio».
«Il grande successo della musica live è legato anche alla tipologia di spettacolo che noi offriamo. Il cinema, con tutte le piattaforme di streaming a disposizione, diventa fruibile anche da casa; così come lo sport. Noi offriamo la possibilità alle persone di vedere uno spettacolo dal vivo nella sua unicità – dichiara Giuseppe Gomez Paloma –. Sui social puoi trovare frame di quello che è accaduto ma lo spettacolo integrale lo puoi vedere solo nel luogo che lo sta ospitando. Quello che oggi viene offerto non è solo un concerto ma piuttosto uno spettacolo a 360°. Questa è una discriminante molto importante per il nostro comparto che cresce, continua a crescere e per ora non si ferma. I concerti del 2025 sono un segnale importante e se vogliamo interrogarci sul motivo per cui a luglio 2024 ci troviamo già con 10 spettacoli dal vivo (due sono internazionali ma non li anticipo ora) ci troviamo con queste date già fissiamo andiamo ai Coldplay che, sicuramente, hanno dato a Napoli un forte appeal nel panorama della musica live. Tra le 250 date che hanno fatto in tutto il mondo, Chris Martin ha scelto Napoli come unica città in cui realizzare un corto e questa scelta non può passare inosservata. Dopo i Coldplay c’è stato il Marrageddon all’Ippodromo. La scelta dei promoter nazionali di scegliere Napoli, saltando Roma o giocando a scacchiera con Napoli come unica tappa del Sud, rende la città, dal punto di vista del turismo musicale, una città davvero appetibile. Se Napoli era vista come fanalino di coda nel panorama della musica dal vivo, ora è assolutamente ben posizionata. In occasione del concerto dei Coldplay presentai una mappatura del pubblico: tanta gente è arrivata in città dall’estero, tantissima da fuori regione. Con Geolier che ha fatto 3 date al Maradona, è confluita gente a Napoli da tutto il Sud Italia. Nel 2025 Napoli è destinata a diventare sempre più meta di turismo musicale».
Il progetto Turismo Musicale a Napoli, che, dopo due incontri istituzionali a cui hanno partecipato i delegati dei diversi territori, si è concluso, a ottobre 2023, con la firma di un’intesa tra i 10 comuni di Napoli, Brescia, Bologna, Catania, Cremona, Melpignano, Milano, Pesaro, Torino, Verona per la nascita della prima Rete dei Comuni Musicali in Italia, nell’arco temporale da giugno a ottobre 2023, è diventato concreto in città con una serie di attività importanti. Negli incontri istituzionali sono state coinvolte anche due città internazionali, Liverpool e Amburgo, per la condivisione di buone pratiche nella cura e valorizzazione del patrimonio musicale. Nell’ambito del programma Turismo Musicale a Napoli sono state organizzate quattro giornate di talk, workshop, panel, tour e focus group, con il coinvolgimento di più di 20 operatori musicali e turistici di Napoli in tavoli di lavoro dedicati; è stata realizzata una mappatura degli operatori musicali della città con 274 realtà individuate; sono stati organizzati due percorsi guidati “Newpolitan Sound Tour” nel centro storico di Napoli (sold out); sono state esplorate 5 scene del patrimonio musicale della città di Napoli: neapolitan power, napoli sound, rap, clubbing e hyperpop. La III edizione del Festival Turismo Musicale a Napoli (I edizione – Milano; II edizione – Cremona) si è chiusa a ottobre con due date del concerto di James Senese nello storico Teatro Trianon Viviani. Le città coinvolte nella rete sono a lavoro da novembre per la realizzazione di un progetto comune, che vede la creazione di percorsi turistici che saranno digitalizzati e raccolti in un sito, che permetterà a turisti e cittadini di esplorare i luoghi della musica identitari dei diversi territori.
Un fenomeno, quello del turismo musicale, che ogni anno vede circa 5 milioni di italiani viaggiare per scoprire luoghi e città grazie alla musica. In questa ottica di numeri sono molto interessanti quelli registrati a giugno 2023 con i concerti di Franco Ricciardi, Coldplay e Tiziano Ferro allo Stadio Diego Armando Maradona (240.000 spettatori in totale) e in Piazza Plebiscito con i concerti di Gigi D’Alessio (5 date) a giugno, Liberato (3 date) a settembre e le rassegne da agosto a dicembre (252.000 spettatori in totale). Numeri che crescono nel 2024 con Napoli Città della Musica Live Festival registrando 355.000 spettatori allo Stadio Diego Armando Maradona con Gianni Fiorellino (1 data), Ultimo (2 date), Negramaro (1 data), Geolier (3 date), Nino D’Angelo (1 data) e 153.000 spettatori solo nel mese di giugno in Piazza Plebiscito con Gigi D’Alessio (8 date), Renato Zero (2 date), Radio Italia Live (1 data), Tropico (1 data).
Un numero destinato a crescere vertiginosamente quello di Piazza Plebiscito, dove già sono in programma altri concerti e rassegne da agosto fino a dicembre 2024.
Si spera che il Comune di Napoli valuti, per l’anno prossimo, un accordo con le aziende dei trasporti pubblici per garantire corse straordinarie nelle date dei concerti per evitare disagi ai cittadini che hanno lamentato tramite i comitati di quartiere carenza di servizi, trasporti, traffico e chiusura totale di strade in centro anche per i pedoni.
E sono proprio i dati comunicati in conferenza stampa che sollecitano una migliore organizzazione per tutti, non solo i residenti dei quartieri dove si svolgono gli eventi, ma anche per tutti coloro che vengono in città e non trovano parcheggi sufficienti per una tale capienza di auto.
Intanto per il 2025 sono già annunciati, Gigi D’Alessio (2 giugno), Sfera Ebbasta (7 giugno), Marracash (10 giugno), Elodie (12 giugno), Vasco Rossi (16 e 17 giugno), Marco Mengoni (26 giugno), Pinguini Tattici Nucleari (28 giugno) allo Stadio Diego Armando Maradona; e Geolier (25 luglio) all’Ippodromo di Agnano.
Stadio Diego Armando Maradona e Piazza Plebiscito diventano, così, un pezzo importante del Turismo Musicale, attirando in città turisti italiani e stranieri; e diventano anche un’occasione di sviluppo economico e di opportunità di lavoro per i tanti professionisti dei live, per il comparto turistico e per le attività commerciali del territorio.