lunedì, Dicembre 23, 2024

Spid: come fare richiesta e a cosa serve l’identità Digitale

- Advertisement -

Notizie più lette

Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Spid: dallo scorso 1° ottobre il Sistema Pubblico di Identità Digitale rappresenta la credenziale per accedere ai servizi online dell’Inps. Ecco come richiederlo e le altre funzioni.

Da giovedì 1° ottobre, lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) rappresenta l’unica credenziale valida per accedere ai servizi online dell’Inps, consentendo a cittadini e imprese di dialogare “a distanza” con la Pubblica Amministrazione.

Ci sarà comunque una fase transitoria, visto che il classico pin sarà mantenuto per gli utenti che non possono avere accesso alle credenziali Spid, come i minori di 18 anni, le persone che non hanno documenti di identità italiana o chi è soggetto a tutela, curatela o amministrazione di sostegno, e per i soli servizi loro dedicati. Tutti gli altri utenti dovranno dotarsi di credenziali di autenticazione alternative al Pin, ovvero lo Spid, la Carta d’identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi.Tutto sullo Spid: come fare richiesta e a cosa serve l’identità Digitale Da ricordare, come precisa l’Inps, che gli utenti professionali conserveranno tutte le abilitazioni ai servizi online già ottenute, in quanto tali abilitazioni non sono associate alle credenziali ma al codice fiscale di ogni utente. Pertanto, chi è già abilitato con il Pin manterrà l’accesso a tali servizi anche se accede con strumenti alternativi.

Dove richiedere lo Spid e i requisiti per ottenerlo

Lo Spid è costituito da un nome utente e da una password (“credenziali per accesso allo Spid”). Per richiedere il proprio Spid online (un servizio gratuito) il punto di partenza è www.spid.gov.it, sito dell’Agenzia per l’Italia digitale dedicato all’identità digitale.

Deve essere fornito da una società privata, definita con l’espressione inglese Identity Provider (fornitore di identità è il suo equivalente, un po’ inquietante, in italiano). Oggi sono nove le società che si sono accreditate con la Pubblica amministrazione per gestire lo Spid dei cittadini: Aruba, InfoCert, Intesa, Lepida, Namirial, Poste Italiane, Sielte, Spiditalia e Tim.

Per richiedere lo Spid bisogna avere più di 18 anni ed essere cittadini italiani o avere una carta di identità e un codice fiscale italiani in corso di validità.

Dal sito www.spid.gov.it il cittadino sceglie a quale società affidarsi e avvia la procedura di registrazione. Per fare lo Spid servono due documenti: un documento di identità (la carta di identità, il passaporto o la patente) e la tessera sanitaria (o in alternativa il tesserino del codice fiscale). Per richiederla online servirà anche un apparecchio per navigare su Internet (cioè un computer, un tablet o uno smartphone) e un indirizzo e.mail.

Spid Online: ecco come fare il riconoscimento

La registrazione per ottenere lo Spid avviene in tre passaggi: prima si inseriscono i dati anagrafici; poi si creano le credenziali Spid; infine avviene il riconoscimento.

Nella fase di riconoscimento la società deve valutare se effettivamente la persona che sta chiedendo l’identità digitale è chi dice di essere. Il riconoscimento può avvenire in modi diversi: i più comuni sono quelli di persona, cioè ci si presenta all’ufficio della società scelta come identity provider o in alternativa quelli tramite webcam, in una videochiamata con un operatore della società.

In alternativa si possono usare per il riconoscimento la Carta d’Identità Elettronica e la Firma Digitale. Completato il riconoscimento, l’identity provider consegna al cittadino le credenziali per l’accesso al suo Spid, quasi sempre attraverso l’invio di una e-mail e di un sms.

Spid: ecco i servizi che si possono ottenere grazie all’Identità Digitale

Lo Spid permette di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione. Attraverso l’accesso con lo Spid al sito dell’Inps, è stato per esempio possibile chiedere i vari bonus anticrisi Covid 19.

Sempre sul sito dell’Inps, il cittadino può avere accesso a tutta la sua storia previdenziale con i versamenti dei contributi mese per mese lungo tutta la sua carriera lavorativa. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è invece possibile avere accesso al “cassetto fiscale”, dove – tra gli altri servizi – si possono vedere in pdf le dichiarazioni dei redditi degli anni passati.

Spid: ne esistono tre tipi

L’Agenzia per l’Italia Digitale ha previsto tre livelli di Spid in base alla sicurezza delle credenziali richiesta per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione. Lo Spid più semplice, quello di primo livello, consiste nel nome utente e nella password.

Lo Spid di secondo livello, necessario per accedere a servizi più sofisticati, come ad esempio l’accesso alla dichiarazione dei redditi precompilata, aggiunge a nome utente e password la generazione di un codice temporaneo di accesso, come può essere l’invio di un sms per autorizzare l’uso dello Spid per una precisa operazione.

Lo Spid di terzo livello, meno utilizzato, prevede anche l’uso di un supporto fisico, come un lettore di smart card, per assicurarsi l’identità del titolare.

Ultime Notizie