martedì, Novembre 12, 2024

Coronavirus, Di Mauro (D.G Cotugno) rassicura: “Paziente uno in buone condizioni”

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Coronavirus: Maurizio Di Mauro (Direttore Generale dell’ospedale Cotugno di Napoli) ha parlato a Radio CRC delle condizioni del paziente uno, sottolineando inoltre che “su 524 tamponi effettuati, 38 sono risultati positivi”.

In diretta a ‘Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’ospedale Cotugno: “I tamponi effettuati fino a ieri sono 524, quindi questo ci lascia una visione più positiva, rispetto ai 38 risultati positivi -sottolinea Di Mauro- Il caso 1 è dovuto ricorrere alle nostre cure, ma poca roba, siccome il paziente è stabile e non ha nessun condizione grave. Per il momento sono tutti casi riconducibili a persone venite da fuori, ma adesso potrebbe nascere il focolaio Campano. Abbiamo messo in campo tutte le procedure. Per adesso, la situazione è tranquillizzante, a differenza della Lombardia, per esempio, che si trova in una situazione davvero critica. A presiedere dal coronavirus, la sanità campana funziona benissimo, e lo abbiamo dimostrato in questi giorni.

Nella nostra regione -prosegue- abbiamo delle eccellenze, sotto ogni punto di vista. I soggetti che sono andati in contro a criticità maggiori, sono pazienti che presentavano già delle patologie importanti. Le mani si lavano con l’acqua del rubinetto, l’amuchina si utilizza solo quando siamo per strada, quando non possiamo lavare le mani, quindi non è un passaggio aggiunto. Tutti dobbiamo concorrere a rendere i posti dove viviamo i più sicuri possibili.

Nella nostra regione non ci sarebbero nemmeno i presupposti per una misura così restrittiva, ma attuare queste procedure oggi, potrebbe evitare un focolaio domani. Noi siamo pronti, 24 ore al giorno, a fare i tamponi a chiunque abbia dei sintomi. Facciamo due sedute al giorno, di quattro ore l’una, e ciò significa tenere persone fisse, che devono analizzare il tampone e presenziare minuto per minuto. Tutto questo si svolge al Cotugno, perché siamo l’unica struttura certificata. Stiamo analizzando una patologia virale di cui si conosce molto poco, è questo l’unico problema”, conclude Di Mauro.

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