Torre del Greco: la Buttol (che ha ottenuto l’appalto per la raccolta dei rifiuti dopo la revoca alla Gema) non vuole assumere 5 dipendenti pregiudicati.
Non c’è pace per la emergenza rifiuti a torre del Greco. Tutto sembrava pronto per il passaggio dell’appalto dal consorzio Gema di Pagani alla ditta Buttol di Sarno, individuata dal sindaco Giovanni Palomba per gestire il servizio di igiene urbana per sei mesi.
Come riporta “Metropolis”, al momento del “trasferimento del personale”, la Buttol si è dichiarata disponibile all’assunzione di 119 lavoratori, ma non di tre netturbini-precari (il cui contratto a tempo determinato con Gema era scaduto il 31 gennaio 2019) e di altri cinque netturbini, pregiudicati e attualmente in carcere. Ieri, dopo un primo incontro cui si sono presentati il rappresentante della Buttol (Luca Di Monte, fratello del pm della Dda di Napoli) e gli esponenti dei sindacati, ma nessun rappresentante comunale, un secondo incontro ha visto anche la presenza di Generoso Serpico, dirigente comunale pro-tempore dell’igiene urbana. In quest’occasione, la Buttol ha confermato la disponibilità ad assumere i lavoratori in regolare possesso delle ultime 8 buste paga, rifiutando la presa in carico dei detenuti.
I sindacati hanno richiesto il passaggio di cantiere per le complessive 124 unità, con l’aggiunta di un “diritto di precedenza” ai tre ex lavoratori con il contratto scaduto il 31 gennaio 2019 “laddove si dovessero presentare carenze di organico”, come anche per gli ex netturbini-precari assunti alla vigilia delle elezioni 2018 (alcuni poi indagati dalla procura di Torre Annunziata per voto di scambio) attraverso il piano regionale Garanzia Giovani: proposte ritenute irricevibili dalla ditta Buttol. I sindacati hanno così chiesto l’intervento del sindaco, Giovanni Palomba, mentre la Buttol si è dichiarata disponibile a proseguire la trattativa, purché il Comune “revochi ad horas l’ordinanza contingente e urgente nei confronti della ditta uscente”.