di Antonella Amato – E’ stata l’ultima attesissima gara delle Universiade 2019. La Scandone era gremita e il pubblico scatenato ha suonato la carica degli azzurri contro gli Stati Uniti. La superiorità degli azzurri è stata confermata dai primi due gol segnati da Jacopo Alesiani e Lorenzo Bruni. Le reti successive sono state realizzate dal mancino Eduardo Campopiano, Federico Neri Panerai, Mario Del Basso, Giacomo Cannella, Mario Guidi, Umberto Esposito, Ettore Novara.
L’oro dell’Italia di pallanuoto maschile è l’ultima gara dell’Universiade ed è stato l’evento sportivo più atteso e seguito di Napoli 2019, con migliaia di appassionati, ex campioni e istituzioni che si sono accomodati in tribuna per seguire la gara alla Scandone. Un successo e l’affermazione più alta nella casa della pallanuoto mondiale, in uno degli impianti meglio riusciti e più affollati nella competizione.
“Uno spettacolo, è stato uno spettacolo – afferma il presidente della Federazione italiana nuoto, Paolo Barelli – Napoli ha dato prova di grandi capacità organizzative. La passione, invece, è nel dna di questo popolo”.
Un’atmosfera avvertita sulla pelle dai circa quattromila sugli spalti, in connessione sentimentale con i pallanotisti, con gli organizzatori dell’Universiade. E applausi per tutti, vincenti e sconfitti: “E’ stato un crescendo wagneriano – spiega il commissario tecnico dell’Italia, Alberto Angelini – la Scandone ci ha regalato emozioni pazzesche, una forza della natura, ha alimentato la nostra forza nell’acqua, sostenendoci contro Usa e Russia ma anche lo Stadio del Nuoto di Caserta è stato caldissimo”.
“Un pubblico fantastico, ringrazio tutti per averci sostenuto, ci siamo impegnati al massimo – dice Umberto Esposito, il capitano, perno della Canottieri Napoli – ho vissuto un sogno, l’oro a Napoli, a casa mia”.
Articolo pubblicato il: 14 Luglio 2019 18:59