Una serata dai mille colori e dalle mille emozioni, quella della cerimonia inaugurale della 30ma Universiade Napoli 2019, che ha di fatto rappresentato il “battesimo” per uno stadio San Paolo rinnovato e con 35mila spettatori entusiasti.
Sul palco, prima della sfilata dei 6mila atleti delle 118 nazioni partecipanti, c’è stato il benvenuto del sindaco Luigi de Magistris (fischiato e applaudito allo stesso tempo): “Napoli è città dello sport, dei mille colori, dell’accoglienza, di pace e di amore. Viva il popolo napoletano, vi auguriamo di trascorrere giornate di emozioni nella nostra città”.
Quindi un video countdown con i numeri della smorfia napoletana, poi, allo 0, il momento magico con l’ingresso di una sirena aerea, la sirena Partenope, interpretata dall’apneista partenopea Mariafelicia Carraturo. Partenope è avanzata con una coda argentata lunga 60 metri nello stadio che grazie a uno spettacolare gioco di luci ed effetti speciali, si è trasformata nel Golfo di Napoli, con il mare che ha invaso il terreno di gioco.
Applausi a scena aperta all’ingresso della compagine italiana. Da sottolineare (in negativo) i fischi alle delegazioni di Francia e Germania e (in positivo) gli applausi per un’atleta del Regno di Eswatini, che con il suo sorriso (visibile a tutto lo stadio grazie al nuovo maxischermo) ha incantato il pubblico napoletano.
Molto intenso il momento in cui Malika Ayane ha cantato L’italiano di Toto Cutugno. Emozione alle stelle per l’ingresso del Tricolore, portato da Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma, icona di determinazione e positività. Bebe ha quindi consegnato la bandiera ai corazzieri appositamente designati per l’innalzamento sul pennone del tricolore vista la presenza in tribuna del Capo dello Stato, mentre la fanfara dei Carabinieri ha eseguito l’Inno di Mameli, cantato in coro da un meraviglioso San Paolo.
Tra gli altri momenti musicali, il rapper Anastasio ha intonato una sua personale versione di Another brick in the wall dei Pink Floyd: come a dire, lo sport ha il potere di abbattere tutti i muri.
A chiudere la prima serata della Universiade, il canto di Andrea Bocelli, che prima ha intonato Funiculì funiculà e poi duettato col figlio Matteo. Una serata indimenticabile, che resterà nella memoria di molti.
Articolo pubblicato il: 4 Luglio 2019 10:07