Categorie Politica

Universiadi a Napoli, Cantone: “Rinviare sarebbe una brutta figura per la città”

Nuovo confronto oggi, nella commissione presieduta da Vincenzo  Moretto, sulle Universiadi del 2019, con la  partecipazione del presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele  Cantone.

Nuovo confronto oggi, nella commissione presieduta da Vincenzo  Moretto,  sulle Universiadi del 2019, questa volta con la  partecipazione del presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele  Cantone. Con lui sono stati approfonditi i temi del sistema dei  controlli preventivi sugli appalti.
Non credo che si possa rinviare, – dichiara Raffaele Cantone – ci sono ancora dei problemi ma ora abbiamo una data oltre la quale non si può andare, quella di venerdì prossimo. Se entro quel giorno Comune e Regione scioglieranno il nodo di individuare i luoghi nei quali si possono sistemare gli atleti, le Universiadi si faranno. Se questo non dovesse capitare io credo che Napoli dovrebbe rinunciare, e non sarebbe oggettivamente una bella figura per la città e per la Regione”.
Sulla prossima riunione della cabina di regia a Roma, prevista per il 13 luglio, che prenderà le decisioni in merito all’ospitalità degli atleti, è intervenuto anche il direttore generale del Comune Auricchio. Approfonditi poi, con l’assessore allo Sport Borriello, tutti gli aspetti relativi ai bandi  per la riqualificazione degli impianti sportivi coinvolti, mentre per  i problemi della mobilità, è stato presente anche l’assessore  Calabrese, un approfondimento potrà esser fatto quando sarà  definitivamente sciolta la questione dell’ospitalità.
La riunione ha confermato, per il presidente Moretto, la volontà comune di far svolgere a Napoli le Universiadi del 2019, al di là delle differenti valutazioni che possono esser fatte sugli aspetti  relativi all’ospitalità, mentre sul piano della riqualificazione degli  impianti va dato atto al Comune di essersi fatto trovare pronto con i bandi necessari. Un rilievo va fatto al Coni che, pur invitato, non ha  partecipato perché, come comunicato in una nota dai vertici regionali, ritiene di non dover intervenire a confronti che non hanno valenza  decisionale ed operativa.

In diversi interventi e in risposta a questioni sollevate dai consiglieri, e precisando che l’Autorità anticorruzione interviene a valle delle scelte politiche, nella fase degli appalti, il dottor  Cantone ha innanzitutto spiegato che il sistema dei controlli per le Universiadi ripropone quello che fu messo in campo per l’Expo di Milano. 

“I bandi vengono sottoposti in bozza dai soggetti – non solo il  commissario governativo, ma anche le strutture che lo supportano,  compresi Comuni e Regione – all’Autorità che, in 3/5 giorni, formula i  propri rilievi; ulteriori 3/4 giorni occorrono per le risposte: non si  tratta di un allungamento dei tempi, ma di un sistema che garantisce  che gli appalti si svolgano, poi, senza intoppi e ricorsi. Soltanto al  momento dell’esame dei bandi”, ha precisato il dottor Cantone in  risposta ad una domanda del consigliere Lebro, l’Autorità farà una  valutazione sulla legittimità dei presupposti di gara, e tra questi  anche degli indispensabili pareri della Soprintendenza nel caso di  utilizzo di beni monumentali.

Il dottor Cantone ha anche fatto  riferimento alla cabina di regia svoltasi a Roma lo scorso 3 luglio; è  stato preso atto che dal punto di vista degli impianti sportivi il  ritardo iniziale è stato del tutto e ben recuperato, ha spiegato  Cantone, ed ha anche consegnato alla commissione una tabella che  riporta le procedure esaminate finora dalla struttura di controllo.

Alle preoccupazioni, espresse nel corso della riunione dal consigliere  Palmieri – sulla possibilità che subentrino, nell’esecuzione dei  lavori, subappalti con il conseguente rischio per la sicurezza dei  cantieri – e dal consigliere Santoro – sul pericolo che sull’onda  dell’urgenza si possa dar vita a procedure che di fatto comprimono la  libera partecipazione delle imprese – il dottor Cantone ha precisato che: “tutti i bandi, ad eccezione del primo, quello attivato dall’ARU  per 22 milioni relativo alla nave da crociera, precedente al  commissariamento, sono “sotto soglia comunitaria”, quindi di importo  relativamente basso, il che costituisce una garanzia sufficiente sia  per evitare i subappalti che per salvaguardare la partecipazione anche  di imprese locali”.

Resta il tema dell’ospitalità degli atleti, per la  quale si profila una soluzione mista con la conferma dell’utilizzo  della nave da crociera – procedura già attivata dall’Agenzia Regionale  prima del commissariamento – e con l’aggiunta di una seconda nave e di  un villaggio a terra di minori dimensioni, in modo anche da ridurre il  carico ambientale, e di carattere assolutamente provvisorio.

Come  avvenuto per Expo, è indispensabile che si attivi la più completa  sinergia istituzionale, a tutti i livelli, superando i dissidi: come  dimostrato nell’incontro della cabina di regia a Roma, nel quale anche  il Governo è stato rappresentato ai massimi livelli ed ha garantito la  massima disponibilità, è indispensabile attivare la più ampia  collaborazione istituzionale per raggiungere l’obiettivo comune, che è quello di tenere a Napoli le Universiadi 2019.

La ferma certezza che nei prossimi incontri si possa superare ogni  distonia nei rapporti istituzionali è stata espressa anche dal  direttore generale Auricchio che ha ribadito la disponibilità a  rimodulare i progetti in campo pur di raggiungere l’obiettivo comune  che è quello di fare le Universiadi.

Il direttore generale ha tuttavia  voluto ripercorrere le tappe che, dalla prima convenzione fatta dalla  Regione con la Federazione Internazionale Sport Universitari (nel  settembre 2015) fino alla nomina del commissario governativo (dicembre  2017) hanno visto trascurato il tema dell’accoglienza degli atleti, con l’eccezione dell’individuazione della nave da crociera fatta  dall’Agenzia Regionale, ma senza un progetto di accoglienza nel porto,  tanto che lo stesso commissario Latella ha chiesto all’Ente Mostra, già coinvolto nel progetto perché vicina a molti degli impianti  sportivi che si utilizzeranno, sede essa stessa di impianti sportivi e  del media center delle Universiadi, di redigere un progetto di massima  per l’accoglienza degli atleti.

Al consigliere Santoro che chiedeva  spiegazioni sull’esclusione dell’ex sede del collegio Ciano, il  direttore generale ha spiegato che una valutazione dei lavori da effettuare ha portato ad evidenziare un importo molto alto (80  milioni) e tempi di realizzazione incompatibili con lo svolgimento  delle Universiadi.

E’ inesistente e infondata, ha concluso il  direttore generale Auricchio, la “narrazione” di una contesa tra  Regione e Comune su progetti contrapposti: sarà il commissario  governativo, così come richiesto dal Governo, a presentare nella  cabina di regia del prossimo 13 luglio l’ipotesi definitiva per  l’accoglienza con la previsione di una soluzione di mediazione.

Sul punto degli spazi per le attività sportive territoriali è  intervenuto l’assessore allo Sport Ciro Borriello assicurando che sono  già da tempo attivi tavoli di discussione con le Federazioni sportive  per trovare soluzioni alternative agli impianti che, grazie alle  Universiadi, sono in corso di riqualificazione; l’auspicio è che sia in città che in provincia si possano trovare sedi capaci di soddisfare  le esigenze per la maggior parte delle discipline.

Articolo pubblicato il: 6 Luglio 2018 20:31

Redazione

2Anews è un magazine online di informazione Alternativa e Autonoma, di promozione sociale attivo sull’intero territorio campano e nazionale. Ideato e curato da Antonella Amato, giornalista professionista. Il magazine è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n.67 del 20/12/2016.