Fase 2 alla Federico II: esami e sedute di laurea a distanza fino al 31 luglio. Ingressi contingentati, misura della temperatura e gel sanificante. Autocertificazione per accedere ai laboratori.
Da lunedì 4 maggio, anche per l’Università Federico II di Napoli partirà la fase 2, quella di “convivenza” col Coronavirus: le misure adottate varranno fino al 31 luglio. Come già accaduto durante la fase 1, esami e tesi di laurea si svolgeranno in modalità a distanza (il rettore Arturo De Vivo ha recentemente specificato che “nella sessione di Laurea del 16 marzo abbiamo avuto 1493 laureati a distanza. Mentre sono stati sostenuti, sempre con questa modalità, 15725 esami”). Le attività formative in presenza di qualsiasi livello (con esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e mediche) sono sospese. Le attività di formazione sono svolte in modalità a distanza: i responsabili di struttura provvedono ad autorizzare, in via eccezionale, l’accesso dei laureandi alle sedi ove tale attività dovesse rendersi necessaria per il completamento delle tesi.
Sospese attività convegnistiche e congressuali, manifestazioni, eventi e spettacoli (salvo le attività svolte con l’ausilio di strumenti di comunicazione a distanza). Stop inoltre agli spostamenti per la partecipazione a convegni e a missioni in Italia e in altri Paesi e, più in generale, gli spostamenti verso aree geografiche ove è nota una apprezzabile diffusione del virus. Dovranno essere parimenti rinviate a tale termine, le attività che prevedono l’accesso di persone, provenienti dalle aree appena indicate, nei luoghi di lavoro dell’Ateneo. Gli ingressi saranno contingentati, con sanificazioni continue degli ambienti. Come riporta “Repubblica”, i dipartimenti stanno autonomamente provvedendo all’acquisto delle mascherine (che saranno obbligatorie solo se nell’ambiente in questione ci sarà più di una persona).
Gli studenti alle prese con tesi sperimentali dovrebbero poter entrare nei laboratori (senza i quali non possono procedere nel loro impegno) fornendo un’autocertificazione. Mentre docenti e ricercatori potranno entrare negli uffici e nei laboratori (una persona ogni 10 metri quadrati di laboratorio), ma a turno, anche loro con autocertificazione: all’occorrenza ci sarà un calendario settimanale.
Per accedere a quegli spazi, sarà rilevata la temperatura degli utenti agli ingressi, mentre erogatori di gel disinfettante permetteranno di igienizzare le mani.