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Università Parthenope, 200 euro per ottenere le risposte dei test d’ingresso: 2 arresti

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Cronaca di Napoli: la Polizia Postale ha arrestato 2 persone che avrebbero offerto a un centinaio di studenti le risposte per accedere alla facoltà di Scienze Motorie alla Parthenope in cambio di 200 euro.

Al termine di una complessa attività investigativa coordinata dalla Sezione Seconda della Procura della Repubblica di Napoli, la Polizia Postale di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di due persone, gravemente indiziate, in concorso tra loro, dei reati di istigazione alla corruzione e di accesso abusivo ad un sistema informatico.

In particolare gli indagati, nelle loro rispettive qualità, l’uno Tecnico Amministrativo categoria C presso la Segreteria del Dipartimento di Scienze Motorie e del Benessere dell’Università Parthenope di Napoli, l’altro che -dopo aver completato il corso di laurea presso la Parthenope- aveva svolto funzioni di ausilio e supporto presso la suddetta segreteria, approfittando di tali loro posizioni interne all’Ateneo, avrebbero posto in essere una serie di condotte criminose.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Napoli, gli indagati (G.I. e G.A.) avrebbero proposto a vari studenti del suddetto Ateneo -interessati a partecipare ai test di ingresso al corso di laurea magistrale in Scienze Motorie che si sarebbero tenuti nell’ottobre 2019- di fornire loro, in anticipo, le risposte ai test medesimi, previa corresponsione della somma di 200 euro.

Inoltre, sarebbero entrati abusivamente nel sistema informatico dell’Università (specificamente, nel pc collocato all’interno del Dipartimento di Scienze Motorie) o nell’aprire le buste all’interno delle quali erano custoditi i test suddetti, che comunicavano agli studenti con le relative risposte esatte.

Le indagini sono state avviate a seguito di denuncia del Rettore dell’Università Parthenope e si sono avvalse della costante collaborazione dell’Università. La polizia giudiziaria, nel corso delle investigazioni, ha provveduto ad acquisire il grave compendio indiziario a carico degli indagati anche mediante la puntuale analisi dei dispositivi informatici da questi utilizzati.

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