sabato, Novembre 23, 2024

Vaccino anti Covid 19, Regione Campania: “Distribuire in base al numero di abitanti”

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Vaccino anti Covid 19: la Regione Campania esprime dissenso sul piano presentato dal Governo per la distribuzione delle prime dosi.

Se l’EMA dovesse approvare, nella seduta del 21 dicembre (in anticipo, dunque, sulla precedente scadenza del 29 dicembre), l’immissione sul mercato del vaccino anti-covid 19 realizzato dalla Pfizer, è previsto l’arrivo immediato delle prime 1.833.975 dosi in Italia.

La prima sessione della vaccinazione di massa avrà come priorità operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri, pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani.

Alla Campania andranno inizialmente 135.890 dosi, dato che però non convince l’Ente guidato da Vincenzo De Luca, vista la nota di dissenso della Regione Campania (pubblicata nel tardo pomeriggio di ieri:Vaccino anti Covid 19, Regione Campania: “Distribuire in base al numero di abitanti”Nel corso della riunione delle Regioni con i Ministri Boccia e Speranza ed il commissario Arcuri -si legge nel comunicato di Palazzo Santa Lucia- la Regione Campania oggi ha espresso netta contrarietà ad un Piano di attribuzione dei vaccini per la prima fase, non commisurato a criteri oggettivi di fabbisogno.

La Campania, infatti, ha proposto che in fase di prima ripartizione dei vaccini si tenesse conto della popolazione delle singole Regioni. Tale proposta non è stata accolta, e si sta procedendo con un Piano che prevede evidenti ed immotivati squilibri fra le quote destinate alle diverse Regioni.

La Campania ribadisce con forza il dissenso su questo modo di procedere ed insisterà nella richiesta di commisurare il piano di attribuzione dei vaccini a criteri oggettivi, che evitino qualsiasi disparità di trattamento e deprecabili competizioni territoriali”.

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