Due grandi serate al San Carlo, Venerdì alle 20.30 con replica sabato alle 18.00, con il ritorno di Salvatore Accardo che interpreterà il Concerto n.2 di Bartok diretto dal Direttore Artistico Juraj Valcuha
A distanza di appena una settimana, il Teatro San Carlo propone per la Stagione dei Concerti 2017-2018 due grandi serate in programma venerdì alle 20.30 e sabato alle 18.00. Infatti dopo il successo riscosso con Il Castello del Principe Barbablù, verrà proposta un’altra intensa pagina di Béla Bartók nell’interpretazione “insolita” di Salvatore Accardo, uno dei nomi più noti del vasto panorama internazionale e celebre violinista acclamato in tutto il mondo. L’esecuzione di questa concerto è per Accardo “insolito” vista la sua ben nota predilezione per gli autori romantici, come Paganini, Cajkovskj e Brahms. Naturalmente questo eccellente musicista ha affrontato tutti i compositori che hanno contribuito allo sviluppo di questo difficile e notissimo strumento, ma raramente ha interpretato la musica del Novecento. Juraj Valčuha sarà sul podio per dirigere la straordinaria Orchestra del Teatro San Carlo, che aprirà la serata con le Galántai tàncok (Danze di Galánta) di Zoltán Kodály altro grande esponente della scuola nazionale ungherese, amico e collaboratore dello stesso Bartok, che le scrisse nel 1933 per l’80° anniversario della fondazione della Società Filarmonica di Budapest. Con il suo Guarneri del Gesù “Hart” del 1730 Accardo eseguirà il Concerto n. 2 per violino e orchestra di Bartok. Questo concerto fu composto nel 1938 su commissione del violinista Zoltán Székely ed eseguito per la prima dallo stesso Székely, il 23 marzo 1939 ad Amsterdam, dall’Orchestra del Concertgebouw diretta da Willem Mengelberg. Anche in questo importante lavoro il musicista ungherese non abbandona la sua ispirazione rapsodica e popolaresca, sebbene componga la sua pagina su un tessuto armonico e su una linea melodica assai complesse, utilizzando una rigorosa elaborazione strutturale. Chiuderà il concerto la Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore op. 60 di Ludwig Van Beethoven che fu composta nell’autunno del 1806, ed eseguita per la prima volta pubblicamente a Vienna il 15 novembre 1807. Insieme alla Settima, questa Sinfonia si può annoverare tra le opere di Beethoven più luminose, e all’apparenza le meno problematiche, infatti, una Sinfonia così serena nasce in un periodo di grazia e di felicità per Beethoven, ovvero nel periodo in cui il compositore tedesco si fidanza con Therese von Brunswick. Al concerto del 27 gennaio assisteranno 150 ragazzi dell’Orquesta Juvenil Grillitos Sinfonicos formazione proveniente dal Sudamerica (Paraguay e Argentina), che sono qui a Napoli nell’ambito del gemellaggio con l’Associazione ScalzaBanda, la banda musicale di ragazzi del quartiere Montesanto, nata 6 anni fa con l’obiettivo di realizzare un percorso d’integrazione sociale attraverso la pratica musicale collettiva. Il progetto coinvolge attualmente 75 bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni provenienti da contesti socio-economici e culturali molto diversi, che caratterizzano un territorio fortemente eterogeneo come il centro storico di Napoli ed in particolare il quartiere Montesanto. Nel 2013 la ScalzaBanda ha dato vita ad un gemellaggio internazionale con l’Orquesta Juvenil. Si prevedono per l’occasione due interessanti serate di grande musica, con il ritorno sul palcoscenico del San Carlo di Salvatore Accardo, napoletano troppo spesso assente dalla sua città.