I valori della pressione di un individuo variano in base a molti fattori che possono essere il sesso, l’età, il peso corporeo, la razza, il clima, l’ora del giorno e le condizioni generali di salute. La pressione del sangue è indicata dagli appositi strumenti medici di misura (sfigmomanometri) e cambia a seconda dei vari distretti vascolari.
A livello arterioso sistemico si misura quella che più comunemente, ma erroneamente, è conosciuta come “pressione sanguigna”: questa diminuisce leggermente dal cuore verso le arteriole, a livello delle quali è ancora possibile valutare la pulsazione.
Da queste all’atrio destro del cuore la pressione cade velocemente fin quasi allo zero. Il sangue ritorna al cuore grazie alla pompa muscolare e alla pompa toracica: durante l’inspirazione, infatti, viene a svilupparsi nel torace una pressione negativa che facilita l’aspirazione di sangue da parte dell’atrio destro.
Nella circolazione polmonare il meccanismo è simile ma a resistenze e pressioni minori. I valori normali di pressione sono stati definiti sulla base dei valori compresi tra due deviazioni standard relative alla media delle pressioni rilevate in una popolazione numericamente consistente. I valori variano in base all’età, al sesso e al gruppo sociorazziale dell’individuo.
Proprio in relazione a quest’ultimo punto, viene spontaneo chiedersi se esistano dei valori di pressione ideali, e quale sia il valore di normalità cui attenersi. Numerosi studi epidemiologici hanno tentato di dare una risposta a queste domande e, nonostante esista una certa variabilità nei risultati, in età adulta si considera ideale una pressione di 115-120 mmHg per la massima (o sistolica) e 75-80 mmHg per la minima (o diastolica).
In un bambino i valori di pressione variano in base all’altezza, e di solito sono inferiori a quelli di un adulto, che a sua volta misura valori inferiori a quelli dell’anziano. La pressione arteriosa varia nel corso della giornata. La mattina e nel tardo pomeriggio tende ad avere livelli più alti per restare stabile nel corso della giornata.
classificazione | sistolica | diastolica |
---|---|---|
ipotensione grave | <80 | <60 |
ipotensione moderata | 80-99 | 60-64 |
normale bassa | 100-109 | 65-74 |
ottimale | 110-129 | 75-84 |
normale alta | 130-139 | 85-89 |
Ipertensione di primo grado | 140-159 | 90-99 |
Ipertensione di secondo grado | 160-179 | 100-109 |
Ipertensione di terzo grado | >=180 | >=110 |
Ci sono vari apparecchio per misurare la pressione. Basta verificare online e tra le varie proposte commerciali troviamo il misuratore di pressione digitale da braccio Omron, adatto a tutte le misure di braccia. Riesce a calcolare la media delle ultime misurazioni con una memoria fino a 100 misurazioni per utenti.
Dispone di un sensore di irregolarità del battito cardiaco. Per il funzionamento è rapido e semplice. Il prodotto è disponibile anche su Amazon.
Oltre all’apparecchio descritto sopra è possibile acquistare un misuratore digitale della pressione sanguigna da braccio con cavo USB di alimentazione e ampio schermo digitale retroilluminato per due utenti.
Con questo strumento digitalizzato è possibile misurare la pressione sanguigna e memorizzarla fino a 240 rilevazioni, 120 per ogni utente. Inoltre consente di rilevare la pressione sanguigna sistolica e diastolica e le pulsazioni in pochi secondi. Le istruzioni sono semplici e la funzionalità è rapida.
Seppur meno frequente della più grave e preoccupante ipertensione, la pressione bassa è un disturbo piuttosto diffuso, che è frequentemente associato a stanchezza generalizzata, capogiri, senso di svenimento, confusione e visione offuscata.
La pressione bassa può dipendere da vari fattori, tra cui: la genetica, l’attività fisica costante, alcune malattie, l’assunzione di certi farmaci e la gravidanza. In caso di pressione bassa volta certi che non sia imputabile a specifiche patologie, è utile assumere sostanze ad azione tonica e remineralizzante.
La pressione del sangue quando è alta rappresenta un rischio cardiovascolare di un soggetto quando i valori di pressione sono superiori ai 115/75 mmHg (ipertensione) oltre i 140/90 mmHg. Per le malattie cardiovascolari, quindi, è preferibile avere valori più bassi.
Le malattie cardiovascolari rappresentano un rischio per chi soffre di pressione alta. Il rischio aumenta in presenza di altri fattori: fumo, diabete, peso, assenza di attività sportiva, abuso di alcol, menopausa, stress psicofisico. Naturalmente i valori della pressione del sangue sono un campanello d’allarme.
Per verificare il rischio cardiovascolare è bene gli esami del sangue tenendo sotto controlli i valori del colesterolo totale ed LDL, colesterolo HDL, trigliceridi, omocisteina, fibrinogeno, proteina C-reattiva ed antitrombina III.
Le abitudini alimentari sono importanti. Una dieta equilibrata aiuta a mantenere i valori della pressione a livelli normali. Consigliamo di ridurre il sale e sodio, eliminare il fumo, ridurre il consumo di alcol e svolgere regolare attività fisica mantenendo un peso ideale rispetto alla statura, al sesso a all’età.
In casi gravi consultare in medico che vi consiglierà un farmaco diuretico e valuterà la prescrizione di esami specifici.
Articolo pubblicato il: 9 Giugno 2020 22:40