La chiusura della sede Distaccamento dei Vigili del Fuoco Mostra-Fuorigrotta sta diventando un problema politico. Come riporta un articolo del ‘Roma’, a firma della collega Francesca Bruciano, i sindacati provinciali e regionali di Cgil, Cisl e Uil sono sul piede di guerra e hanno proclamato lo stato di agitazione in seguito all’informativa sulla chiusura del presidio storico a partire dal prossimo 1 aprile. All’iniziativa ha aderito anche la Federdistat, riservandosi di indire lo sciopero di categoria. Allo stesso tempo, si apprende, è stata chiesta la procedura di conciliazione prevista dalle normative vigenti.
Il contenzioso si basa sulla comunicazione al Ministero da parte della Mostra d’Oltremare, lo scorso febbraio, della sua “assoluta indisponibilità ad aderire a qualsiasi tipo di accordo” tra le parti. L’unica alternativa, al momento, sarebbe la dislocazione in un’altra sede, ma i sindacati hanno alzato il muro rispetto a questa soluzione e si sono rivolti al ministro dell’Interno e alle autorità, sottolineando l’assenza di un “qualsiasi progetto concreto propedeutico ad una veloce costruzione di una nuova sede”. Sottolineando anche come il presidio dei Vigili del Fuoco sia “un servizio di grande rilevanza e di primario interesse pubblico in un territorio densamente abitato, spesso interessato da manifestazioni di massa di vario genere”. E inoltre “l’Area Flegrea è peraltro interessata dai fenomeni derivanti da rischi sismici e vulcanici e lo stato del patrimonio edilizio e ambientale richiede spesso interventi di emergenza”. E qualsiasi diversa dislocazione “rallenterebbe fortemente la risposta di soccorso”.
Nell’incontro dello scorso marzo tra le delegazioni provinciali e regionali sindacali Cgil Cisl e Uil e l’Ente Mostra è emersa la volontà di quest’ultima di dirimere la questione consentendo ai cittadini di non essere privati del distaccamento Mostra.
Articolo pubblicato il: 17 Marzo 2019 12:51