Regione Campania: il governatore Vincenzo De Luca orgoglioso del raggiungimento di “zero contagi e zero focolai”, attacca la trasmissione Report e annuncia nuove riaperture.
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto della situazione nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì. Innanzitutto, De Luca si è detto orgoglioso del calo drastico dei nuovi contagi (ieri giunto a quota zero) e della sparizione di focolai di Covid 19: “Abbiamo registrato zero contagi nella giornata di ieri, ma non c’è da illudersi perché nei prossimi giorni sicuramente ci saranno altri contagi. C’è da dire però che questo è motivo di soddisfazione, tappa importante di un lungo cammino di prevenzione e controllo territoriale sviluppato in questi mesi. Non ci sono focolai in Campania e per questo ringrazio i concittadini che hanno rispettato le regole. Siamo la regione più efficiente d’Italia.
Lo dico con sobrietà ma anche con orgoglio – ha aggiunto De Luca – perché davvero abbiamo fatto un miracolo, un miracolo doppio se teniamo conto del fatto che eravamo appena usciti dal commissariamento, che continuiamo a essere la Regione d’Italia che riceve meno risorse da parte di tutti, e che ancora un mese e mezzo fa ho dovuto alzare la voce perché in Campania non arrivavano non dico i tamponi o i reagenti, ma le mascherine per gli operatori del 118. È stata una guerra”.
Come ulteriore attività di prevenzione, “ci sarà uno screening di 100.000 test rapidi su tutto il personale scolastico per la riapertura. È una prima iniziativa che sarà completata nell’ambito del programma “Campania Sicura” nei mesi di agosto e settembre con lo screening che riguarderà tutto il personale scolastico, docente e non docente”.
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Non manca poi l’attacco alla trasmissione Report: “Non perderemo tempo nei confronti di protagonisti campagne aggressioni mediatiche. Zitti zitti, in questi due mesi e mezzo abbiamo già fatto come Regione Campania 6 querele per diffamazione. Quando vediamo qualche porcheria sugli organi di stampa e di informazione – ha spiegato De Luca – un minuto dopo arriva la querela per diffamazione, ma in silenzio, senza fare pubblicità gratuita a nessuno. Lunedì scorso vi è stata un’altra trasmissionaccia per la quale le nostre querele arriveranno a 8, ne faremo altre 2 in relazione a quella vergognosa campagna di aggressione mediatica su una rete della tv pubblica, con dei falsi vergognosi e clamorosi. Una doppia denuncia, perché in quel caso andremo sul piano penale ma anche sul piano civile, cioè del risarcimento. In ogni paese civile del mondo un sedicente giornalista che dà una notizia clamorosamente falsa rispetto a un’Asl verrebbe licenziato dopo 5 minuti. In Italia viviamo in un contesto da circo equestre, per cui ognuno pensa di fare quello che vuole. Siamo un Paese nel quale si confonde per giornalismo d’inchiesta quello che in altri Paesi si chiama violenza privata o semplicemente cafoneria. Tra l’altro – ha concluso – lunedì sera in contemporanea c’era il film L’ultimo samurai con Tom Cruise: come si fa a essere così masochisti da vedere quella trasmissionaccia invece di un film meraviglioso e coinvolgente? Vale per il futuro, non siate depravati da perdervi con le scemenze”.
Sulla Asl Napoli 1, De Luca afferma che “per noi sarà una bandiera, una vicenda simbolica di ciò che è la trasparenza amministrativa. L’Asl Napoli 1 è stata commissariata per dieci anni e i commissari di governo non hanno mai visto né detto niente. All’ospedale San Giovanni Bosco abbiamo buttato via i delinquenti”.
Il governatore annuncia poi nuove riaperture: “Da stasera potranno ripartire le attività dei cinema all’aperto e dei drive in, mentre per i bar sarà possibile l’attività di musica di intrattenimento senza ballo e prolunghiamo l’orario di apertura fino alle 2 di notte nei fine settimana, ma manteniamo il divieto di vendita di alcolici e superalcolici per asporto dalle 22”.
Senza tralasciare la sua battaglia contro l’eccessivo consumo di alcol da parte dei minorenni: “Prima del Covid, nei mesi precedenti abbiamo avuto all’ospedale Cardarelli 37 ricoveri per intossicazione alcolica e per coma etilico, 20 dei quali riguardavano bambini dagli 11 ai 17 anni -prosegue il governatore- Un bambino di 11 anni che va in coma etilico è una tragedia, non si può rischiare la vita per il consumo di superalcolici. La movida è un’attività bella e dobbiamo favorirla, ma dobbiamo anche fare di tutto perché avvenga tutto all’insegna della serenità e della tutela della vita dei nostri ragazzi. Così come dobbiamo dare una mano anche agli operatori commerciali impegnati nelle attività serali e notturne. Avremo incontri nei prossimi giorni anche con loro, per stabilire insieme delle regole che ci aiutino a vivere anche la movida in maniera civile, senza atti di bullismo, senza violenza o logiche di branco come avviene in tante città d’Europa nelle quali ci si diverte in piena serenità e rispettandosi”.
Infine, “verificheremo nelle prossime settimane l’uso delle mascherine, fermo restando che all’interno dei locali e per le attività commerciali rimarrà obbligatorio. La nostra ordinanza scade a metà giugno, vedremo le decisioni da prendere, ma intanto per la nostra tranquillità cerchiamo di essere prudenti. Da oggi in poi quello che succederà non dipenderà dalle ordinanze o dalle forze dell’ordine, ma al senso di responsabilità che ognuno di noi saprà mettere in campo”.