Roberto Fico: il presidente della Camera dei deputati ha illustrato all’Ufficio di presidenza il testo per l’abolizione dei vitalizi. Esulta il M5S.
Il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ha illustrato all’Ufficio di presidenza di Montecitorio il testo della delibera per il superamento dei vitalizi degli ex deputati. Se la delibera verrà approvata, le nuove norme, che ricalcoleranno sulla base del sistema contributivo tutti i vitalizi percepiti, entreranno in vigore dall’1 novembre 2018. “Oggi è un giorno storico per tutti gli italiani. Dopo anni di battaglie contro i privilegi della politica, finalmente iniziamo l’iter per porre fine a una ingiustizia sociale. Attraverso il taglio dei vitalizi, annunciato stamani dal presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, in questa legislatura faremo risparmiare ai cittadini circa 200 milioni di euro”. Così sul Blog delle Stelle un post firmato Movimento 5 Stelle. “Una vittoria che ci riempie di grande emozione e che dedichiamo a tutti voi che avete sempre creduto nel MoVimento! A chi ci attacca dicendo che stiamo togliendo un diritto acquisito, rispondiamo che i vitalizi sono un privilegio rubato! Ed è chiaro che per il MoVimento i privilegi rubati non possono esistere”. La decisione ha infatti aperto un ampio fronte di polemiche da parte degli ex parlamentari.
Taglio vitalizi, ex parlamentari sul piede di guerra: inviata una diffida
L’associazione degli ex parlamentari ha infatti inviato a tutti i membri dell’ufficio di presidenza della Camera una diffida stragiudiziale a non approvare la delibera sul taglio dei vitalizi degli ex deputati. C’è anche il rischio di un’azione civile e amministrativa, nella quale sarebbero chiamati a rispondere personalmente e patrimonialmente i componenti dell’ufficio di presidenza, compreso il presidente Roberto Fico. Lo hanno annunciato i dirigenti dell’associazione, tra cui il presidente Antonio Falomi. Pronta la risposta del ministro di Lavoro e Sviluppo economico, Luigi Di Maio: “La smettano con le minacce, è uno schiaffo alla miseria -replica Di Maio, da sempre in prima linea nella storica battaglia pentastellata- Quelli sono privilegi rubati e non diritti acquisiti”.