domenica, Dicembre 22, 2024

Vitalizi e reddito di cittadinanza, schermaglie M5s-Lega. Ma Di Maio e Salvini continuano a trattare

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Francesco Monaco
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Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

L’abolizione dei vitalizi il primo punto per i Cinque Stelle. Il tweet della Lega sul reddito di cittadinanza ha spiazzato, ma nessuno vuole tornare al voto.

La battaglia per l’abolizione dei vitalizi e il reddito di cittadinanza. Sono questi i due punti sui quali si e’ incentrata maggiormente la campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle. E sono questi i prossimi punti della battaglia che i grillini si preparano a combattere. Tutto e’ pronto dopo gli ultimi atti della conquista della vicepresidenza a Montecitorio e l’assegnazione del ruolo di questore anziano a Riccardo Fraccaro. Che e’ stato il membro dell’Ufficio di Presidenza piu’ votato in assoluto: per lui 267 voti, 47 in piu’ dei 222 provenienti dal gruppo M5s.

Piu’ nel dettaglio, i vicepresidenti della Camera sono: Mara Carfagna (Fi), Maria Edera Spadoni (M5S), Lorenzo Fontana (Lega) e Ettore Rosato (Pd). I questori sono Riccardo Fraccaro (M5S), Gregorio Fontana (Fi) ed Edmondo Cirielli (Fdi). Mentre, sono stati eletti segretari: Francesco Scoma (Fi), Silvana Comaroli (Lega), Marzio Liuni, (Lega), Raffaele Volpi (Lega), Azzurra Cancelleri (M5S), Mirella Liuzzi (M5S), Vincenzo Spadafora (M5S), Carlo Sibilia (M5S).

L'abolizione dei vitalizi il primo punto per i Cinque Stelle. Il tweet della Lega sul reddito di cittadinanza ha spiazzato, ma nessuno vuole tornare al votoSoddisfatto il capo politico del M5S, Luigi Di Maio: “Riccardo Fraccaro e Maria Edera Spadoni sono appena stati eletti rispettivamente Questore e Vicepresidente della Camera dei Deputati. È una grande gioia per me e per tutto il MoVimento 5 Stelle. In bocca al lupo e buon lavoro”. Ha affermato su Twitter, pubblicando una foto che lo ritrae con i due nuovi componenti dell’Ufficio di Presidenza della Camera. E conversando con i cronisti, ha aggiunto: “Con Fico alla presidenza e Fraccaro questore per i vitalizi non c’è più scampo!”.

Renzi non cede: “Il Pd stara’ all’opposizione”

Ovviamente, non sono mancate le polemiche in queste ultime ore, soprattutto dopo l’elezione dei quattro vicepresidenti della Camera, dei tre questori e degli otto segretari d’aula. Soprattutto con il Pd e, in particolare, con Matteo Renzi. “Ci fara’ bene stare all’opposizione”. Ha tagliato corto l’ex segretario dei dem. Cosi’ da far capire fin da subito l’antifona a chi nel suo partito fosse tentato da aprire un dialogo con Di Maio.

Che a sua volta deve vedersela con i nuovi nodi in merito all’allenaza con Salvini. Che, al momento, restano, a partire dalla premiership, rivendicata da Di Maio e alla quale il leader del Carroccio non ha alcuna intenzione di rinunciare ponendosi a capo della coalizione più votata, quella di centrodestra. La giornata ha visto M5S, Lega e FI fare un piccolo passo avanti con gli incontri tra i capigruppo sul programma, ai quali partecipa anche Leu. “Ci sono convergenze su temi importanti a destra e a sinistra”, spiega Di Maio attaccando l’assenza del Pd ai colloqui: “sta ancora portando avanti la linea di porsi come freno al cambiamento”.

Anche da Lega, FI e Leu arriva un giudizio positivo sugli incontri che, tuttavia, si inseriscono in una nuova giornata di scontro tra Salvini e Di Maio. E’ il primo a lanciare il sasso rilanciando il tweet di un’intervista in cui il Dem Michele Anzaldi è durissimo sul reddito di cittadinanza, bollandolo come “mera propaganda non mantenuta”. L'abolizione dei vitalizi il primo punto per i Cinque Stelle. Il tweet della Lega sul reddito di cittadinanza ha spiazzato, ma nessuno vuole tornare al votoIl ritweet di Salvini spiazza un po’ il M5S. Di Maio riunisce i suoi a pranzo per fare il punto e Alfonso Bonafede precisa che il reddito di cittadinanza è una misura diversa da quello universale, al momento non percorribile. “Lo sanno tutti tranne Anzaldi, e il reddito di cittadinanza si farà”, spiega il deputato M5S. Tra i poco più di dieci punti che i capigruppo M5S Danilo Toninelli e Giulia Grillo propongono a FI e Lega, assicurano nel Movimento, c’è’ anche il reddito di cittadinanza, sebbene declinato semanticamente in altro modo. Sostegno ai poveri e alle famiglie, tagli alle tasse alle imprese e abolizione della Fornero sono tra i temi citati nei colloqui.

Incontro Di Maio-Berlusconi, il M5s dice no

E Toninelli, poco dopo, apre anche sulla flat tax, “se è costituzionale e include i poveri”. I nodi politici restano tuttavia intatti. “A Di Maio premier non possiamo rinunciare, meglio tornare al voto. Di Maio è una garanzia politica per il nostro elettorato”, è il refrain che filtra ancora oggi dal M5S che pone un veto insormontabile anche sull’ipotesi di un incontro tra Di Maio e Silvio Berlusconi. E che Di Maio, al suo ultimo mandato, non voglia rinunciare a guidare il governo lo mette nero su bianco lo stesso leader del M5S. “Parlano i numeri. Basta premier non votati da nessuno o ancora peggio premier che hanno perso“, afferma sul blog, escludendo l’ipotesi di una figura terza a Palazzo Chigi. “Siamo disposti al dialogo ma non saremo subalterni a nessuno, la coalizione di centrodestra è la più votata”, replica a stretto giro Salvini. Uno scontro, quello tra i due leader, che fotografa lo stallo attuale ma che, appunto, non significa rottura. “I due si vedranno, bisogna capire come arrivarci”, spiegano dal M5S in vista del vertice, che potrebbe avvenire tra martedì e mercoledì.

In realtà il filo del dialogo non si è mai spezzato . “Stanno facendo come i gamberi, un passo avanti e due dietro”, spiega un esponente del MS5 mentre chi era presente al pranzo con Di Maio predica prudenza: “nessuno vuol tornare al voto, bisognerà attendere almeno tre settimane”. Bisognerà attendere al meno un paio di giri di consultazioni, poi i nodi verranno al pettine. Anche perché incombe il “test Def”, sul quale lo scontro sembra smussarsi. “Se ci sarà una risoluzione unitaria ci sarà il governo”, è l’auspicio del M5S. (ANSA).

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