Ha inizio il Natale a Napoli. La città si veste di luci. Mostre d’arte di grande interesse arricchiscono i luoghi della cultura. Musica, teatro, performance, eventi compongono una agenda fittissima, dimostrazione plastica di una città in costante ed incontenibile fermento.
Il programma dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo per queste festività è dedicato non solo ai napoletani residenti in città ed alle migliaia di turisti che da ogni parte del mondo affolleranno le strade e le piazze, ma anche a tutte quelle napoletane e quei napoletani che sono dovuti andar via e che durante il periodo natalizio ritornano a casa.
Il rapporto Svimez di quest’anno ci ha restituito un dato davvero sconcertante. Dal duemila ad oggi sono più di due milioni le persone che hanno lasciato il mezzogiorno. Una emigrazione che nella stragrande maggioranza dei casi è di necessità e non volontaria. Leggendo però gli stessi dati e traducendo questi numeri in storie, biografie, vite, osserviamo ogni anno, durante le feste, la nostra città moltiplicare la sua popolazione e viviamo queste giornate come una occasione collettiva di ricongiungimento, di ricostruzione di una comunità nomade. Ed è questa comunità, insieme con i tantissimi turisti, a vivere tutta insieme la proposta culturale della città.
Il programma generale (consultabile sul sito del Comune di Napoli) è frutto di un lavoro partecipato e collettivo grazie alla ‘comunità culturale’ che ha risposto alla manifestazione di interesse dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo che richiamava all’opera artisti, associazioni, enti, guide turistiche e a loro chiedeva di mettersi in gioco per i ‘nostri’ di ritorno in città.
Per i turisti, invece, che invadono pacificamente la nostra città tutto l’anno, il Comune ha pensato a un decalogo che vuole essere una guida alle buone pratiche per un turismo responsabile. Il decalogo sarà distribuito nei siti museali di gestione comunale nonché nei due infopoint comunali riattivati a partire da domenica 8 dicembre in previsione della stagione natalizia che, anche quest’anno, si preannuncia caratterizzata da alti flussi di visitatori. Si tratta dei punti informativi di piazza Cavour nei pressi del Museo Archeologico Nazionale e di Piazza Capuana, che resteranno aperti nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 16.00 e nei giorni festivi dalle ore 9.00 alle ore 14.00.
Evento emblematico di questa edizione è la kermesse BENTORNATI A CASA, in programma domenica 22 dicembre nel cortile del Convento di San Domenico Maggiore. Un cast tutto al femminile si esibirà per l’occasione: Teresa De Sio, la cui storica canzone Voglia ‘e turnà ha ispirato il titolo della manifestazione, il duo Ebbanesis e la giovane rapper Leslie. A condurre la serata saranno gli artisti di Casa Surace, testimonial della manifestazione che hanno declinato da tempo i temi del Sud e del Natale al Sud con garbo e ironia.
Questo evento sarà anticipato da un workshop promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo e dall’Assessorato al Lavoro del Comune di Napoli che si terrà a Palazzo Venezia il 21 dicembre dalle 17.00 che affronterà, con il supporto di esperti del settore, la tematica dell’emigrazione meridionale e delle sue ricadute socioeconomiche e culturali.
Una rassegna di 12 concerti per la direzione artistica di Enzo Avitabile, seconda edizione di un progetto musicale ideato per essere un dialogo della pace e della tolleranza, della solidarietà e dell’aggregazione, sensibilmente importante per tutte le genti, vissuto e sentito in tutte le forme e le sfaccettature della vita, che si materializza in quel crocevia di comunità multietniche che Napoli rappresenta; il mare che porta l’eco di voci lontane, tesori immensi e segreti immersi, alta e bassa marea.
Artisti provenienti da diverse parti della terra, ognuno con la propria cultura, ognuno con la propria forma devozionale, uniti in un’unica rassegna, ospitati da un territorio che tradizionalmente è luogo di accoglienza, incrocio e accrescimento reciproco, rappresentano le peculiarità che conferiscono a questa rassegna la forte vocazione a divenire una fucina di aggregazione di culture e fedi, sotto la bandiera della fratellanza e della condivisione.
Il Festival Internazionale del Settecento napoletano ha il grande merito di riportare alla luce la produzione musicale che rese Napoli capitale della musica nel 1700 e di riscoprire compositori e musicisti che furono nel loro tempo punto di riferimento fondamentale per i grandi musicisti mitteleuropei oggi tuttora celebri. La formula collaudata in vent’anni di esperienza raggiunge e coinvolge anche il pubblico di giovani in un’operazione di recupero della memoria e riappropriazione dell’enorme e straordinario patrimonio culturale e musicale della nostra città.
Dalle municipalità II e III, invece, due notti bianche in programma l’8 dicembre e il 14 dicembre: Notte d’arte Break Napoli e Sanità tà tà per vivere la città all’insegna della cultura, della musica, delle eccellenze dei territori con eventi gratuiti e diffusi.
Articolo pubblicato il: 4 Dicembre 2019 17:22