L’Italia del volley femminile è a un passo dal titolo mondiale. Le azzurre di Davide Mazzanti hanno battuto la Cina in semifinale per 3-2, dopo un match romanzesco, letteralmente punto a punto con le campionesse olimpioniche di Rio 2016 (25-18, 21-25, 25-16, 29-31, 17-15).
Le azzurre avevano già superato le cinesi nello scontro diretto della prima fase del torneo che si sta svolgendo in Giappone. Cristina Chirichella e compagne affronteranno domani la Serbia, che ha sconfitto l’Olanda per 3-1 nell’altra semifinale: la gara si giocherà a Yokohama (alle ore 12.40 italiane, Rai 2). Questa splendida Nazionale ha ora nel mirino la medaglia d’oro, che la pallavolo femminile azzurra ha conquistato nel lontano 2002.
Quando molte delle attuali giocatrici azzurre erano ancora delle bambine che sognavano di giocare a pallavolo. Ad esempio, nel settembre 2002 (quando le azzurre vinsero il titolo) non aveva ancora compiuto 4 anni Paola Egonu, ancora una volta protagonista della partita con ben 45 punti. Ed è stata lei ad aver messo a segno l’ultimo attacco che ha sancito una vittoria storica. Che però domani potrebbe essere “dimenticata” grazie a un’impresa ancora più grande…
Il ct Davide Mazzanti contiene l’entusiasmo dopo la grande vittoria sulla Cina, valsa per l’Italvolley femminile l’accesso alla finale mondiale contro la Serbia: “Non ho esultato perchè stavo già pensando alla Serbia -ha dichiarato Mazzanti- Sapevo che con la Cina sarebbe stata molto dura e le ragazze sono state brave a trovare le soluzioni tattiche in campo. Ora ci aspetta la Serbia, studierò la loro semifinale con l’Olanda per scovarne i punti deboli“.
Al settimo cielo le giocatrici, come Miriam Sylla: “Ancora non ci credo -ha detto Sylla- Mi sembra un sogno. Con la Serbia sarà battaglia. Vogliamo toglierci qualche sassolino dalle scarpe (le serbe hanno battuto pochi giorni fa le azzurre, in una gara della Final six comunque ininfluente, ndr)”.
Articolo pubblicato il: 19 Ottobre 2018 18:30