Il 46enne finito in manette, affiliato al clan Brandi-Caiazzo-Cimmino, voleva costringere il titolare di un’azienda del quartiere Vomero a versare una tangente ogni mese.
Il boss era stato arrestato ma lui doveva continuare a chiedere il pizzo: 3 mila euro al mese se voleva continuare a trasportare ammalati nelle sue ambulanze al Vomero, quartiere collinare di Napoli. Oggi i carabinieri lo hanno arrestato. In carcere Michele Castigli, 46enne del quartiere Arenella ritenuto affiliato al clan Brandi – Caiazzo – Cimmino. Dovra’ rispondere di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni del titolare di una associazione attiva nel trasporto di malati nonche’ di detenzione e porto illegali di arma. La misura cautelare, emessa dal gip di Napoli, arriva dopo una indagine dei carabinieri sulla riorganizzazione delle cosche della zona collinare.
A dicembre l’arresto del boss della zona, Andrea Teano
Castigli voleva costringere il titolare di un’azienda a versare una tangente ogni mese. Gli ‘esattori’ si erano presentati alla vittima in tre occasioni tra settembre e ottobre, la prima volta indicarono la somma da destinare ‘agli amici del Vomero’; la seconda per insistere; alla terza l’imprenditore fuggi’ appena li vide. Poi la denuncia e l’arresto a dicembre di Andrea Teano, il boss della zona.