L’ultimo film di Woody Allen e’ al cinema, ma in queste ultime ore, quello che ci viene mostrato del regista e’ un ritratto del tutto diverso. Ossessionato dalle minorenni, proprio come i personaggi dei suoi film: il Washington Post pubblica oggi estratti dai 56 scatoloni di carte consegnate da Woody Allen a Princeton. Decenni, per l’esattezza 57 anni, di appunti e copioni mai realizzati rivelano quanto molti avevano sospettato: per il regista che sul set di “Manhattan” rubò il primo bacio all’allora sedicenne Mariel Hemingway, quella delle ragazzine è stata una sorta di attrazione fatale.
Le carte, conservate nella sezione libri rari della Firestone Library, “sono piene di commenti lascivi e misogini”, scrive il giornalista Richard Morgan spiegando di esser stato il primo a consultare l’intero archivio da cima a fondo. Mostrando un Allen ossessionato dalle giovani donne. “Woody è stato finalmente smascherato”, ha commentato su Twitter l’attrice Rose McGowen, in prima linea nel movimento #MeToo. Morgan non nasconde il suo disprezzo per il regista, al cinema con il suo ultimo film ‘La ruota delle meraviglie’. “Allen che è stato candidato 24 volte agli Oscar, non ha mai avuto bisogno di idee che andassero oltre il concetto dell’uomo licenzioso e della sua bella conquista: un’unica idea che gli ha fruttato molto nella sua lunga carriera”.
E’ la prima volta, da quando è scoppiato lo scandalo Harvey Weinstein, che i media Usa puntano i riflettori su un Woody Allen ossessionato dalle giovani donne, nonostante il regista, subito dopo le accuse rivolte al boss della Miramax, avesse esortato a evitare una “caccia alle streghe”. Allen, che negli anni Novanta è stato accusato da una figliastra Dylan di averla molestata e che ha poi sposato l’altra figliastra Soon-Yi, è il padre biologico di Ronan Farrow, il giornalista che ha fatto lo scoop su Weinstein per il New Yorker. (ANSA).
Articolo pubblicato il: 5 Gennaio 2018 16:54