mercoledì, Novembre 20, 2024

Manovra: web tax scende al 3%, ma non toccherà l’e-commerce

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Cambia la web tax: l’imposta sulle transazioni digitali non più al 6% come fissato al Senato. Ma, soprattutto, non viene allargata al commercio on line.

Web tax che non si allarga all’e-commerce ma porterà comunque più incassi per lo Stato. Ma anche un accordo per limitare al 2018 il bonus bebè e, in cambio, finanziare il raddoppio della soglia che consente di mantenere i figli a carico anche quando fanno piccoli lavoretti. Sono alcune delle ultime novità in arrivo con la manovra, che ancora devono essere approvate in commissione Bilancio dove i lavori procedono a singhiozzo tanto che l’approdo in Aula a Montecitorio è slittato a mercoledì. Mentre i capitoli di rilievo restano ancora da affrontare, a partire da quello ‘spinoso’ del lavoro, la polemica la apre comunque il presidente Cesare Damiano quando si affronta, di nuovo il tema dei voucher.

Lo strumento, riscritto e ristretto tra le tensioni con la manovrina di aprile, rischia adesso, secondo Damiano, di vedere di nuovo l’ampliamento a una “platea smisurata”. Oggetto del contendere un emendamento, criticato ma poi approvato dalla commissione Bilancio, che consente di pagare con dei nuovi libretti lavoro gli steward degli stadi, che prima venivano pagati appunto coi voucher. Il tema centrale però, quello dei paletti ai contratti a termine (che dovrebbero passare da massimo 36 a massimo 24 mesi con il limite di 3 rinnovi anziché 5) sarà affrontato tra la nottata e la giornata di martedì, quando comunque la commissione si propone di chiudere l’esame degli emendamenti per portare il testo in Aula con il mandato al relatore.

Manovra: web tax scende al 3%, ma non toccherà l'e-commerceI tempi sono sempre più stretti, vista la necessità di una terza lettura del Senato che si vorrebbe concludere prima della pausa natalizia. Tra le poche altre misure approvate in giornata c’è una parziale retromarcia sulla stretta sulla vendita delle sigarette elettroniche, introdotta in Senato ma con il decreto fiscale. Cade infatti il divieto totale di vendita online perché sul web si potranno comunque acquistare i “dispositivi meccanici ed elettronici”, cioè gli ‘svapatori’. Arriva anche un chiarimento ‘salva-negozi’, che precisa quali strutture possono essere autorizzate alla vendita oltre ai tabaccai.

“I provvedimenti assunti dal Governo con le manovre degli ultimi due anni permetteranno a 53 mila persone di avere una pensione o un’indennità anticipate dai 5 mesi ai 3 anni”. Così Stefano Patriarca del team economico di palazzo Chigi, presentando le stime del nucleo tecnico per la politica economica in un seminario Cisl. Questi gli effetti delle misure su usuranti, gravosi, precoci, cumulo e Ape social. Gli ‘sconti’ interessano, “il 20% della platea prevista per il 2019”: senza le agevolazioni le uscite sarebbero state 276 mila.

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