Al WETEX & Dubai Solar Show 2022, fiera internazionale di riferimento per i settori legati all’industria dell’energia: Graded ha illustrato i risultati del nuovo progetto sulla geotermia di cui è già partita la fase 2.
Si è conclusa con una conferenza sul tema “Ground coupled chiller cooling system” la tre giorni del WETEX & Dubai Solar Show 2022, fiera internazionale di riferimento per i settori legati all’industria dell’energia: Graded, società napoletana guidata da Vito Grassi, in collaborazione con il Rochester Institute of Technology, ha illustrato i risultati del nuovo progetto sulla geotermia di cui è già partita la fase 2.
Tra gli speakers della conferenza Ghalib Y. Kahwaji, professore e presidente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e industriale del Rit, Mohamed Samaha, professore Associato di Ingegneria Meccanica del Rit, gli ingegneri Graded Giada Boudekji, Davide Capuano e Giuseppe Gregorini.
Sta riscuotendo successo negli Emirati questa nuova soluzione per il raffreddamento degli ambienti proposta dalla partnership tra l’azienda partenopea e l’Università di Dubai che sono pronte per introdurre nel mercato una tecnologia all’avanguardia.
L’idea di “esportare” in Medio Oriente una sperimentazione sulla geotermia in Graded è nata nel 2019, a seguito dell’interesse suscitato durante la presentazione proprio alla Fiera Wetex di Dubai da un analogo progetto di ricerca, Geogrid, avviato in Campania nel 2015 in collaborazione con i massimi esperti del settore (INGV, il CNR, Università Parthenope, Federico II, Università del Sannio, Università della Campania, Smart Power System, e una serie di imprese con Graded capofila).
Sempre negli Emirati Arabi Graded ha avviato un progetto di ricerca sulle micro celle ad idrogeno, in collaborazione con l’università di Sharjah: l’impianto punta a ridurre di circa il 40% i consumi energetici negli edifici. Il progetto si basa su un sistema di alimentazione a micro-rete a celle a combustibile fotovoltaico/idrogeno e utilizza le tecnologie integrate di raffreddamento a soffitto radiante e del tetto freddo.
L’obiettivo è utilizzare questi impianti pilota di micro-cogenerazione, studiarne i benefici ambientali e replicare la tecnologia su larga scala, affinché si possano raggiungere i target di carbon neutrality. Un obiettivo ambizioso che può essere raggiunto più facilmente attraverso un modello di partenariato tra Università, Enti Pubblici, centri di Ricerca ed aziende.